Coronavirus Perù: migliaia con ansia, depressione in lockdown

Cittadini peruani formano una fila con distanzamento sociale.
Cittadini peruani formano una fila con distanzamento sociale. (ANSA/AFP)

ROMA. – La pandemia Covid-19 ha aggravato l’incidenza delle malattie mentali in Perù, dove tra il 15 marzo e il 30 giugno di quest’anno – mesi in cui era in vigore il confinamento obbligatorio nazionale – migliaia di persone sono state assistite da specialisti del ministero della Salute per sintomi di ansia e depressione. Lo riporta il sito Peru21.

In totale, la Linea 113, numero telefonico di assistenza gratuita del ministero, ha ricevuto 73mila richieste di aiuto per la salute mentale in quei due mesi, sulle 84mila regístrate in tutto il 2020.

Sul totale annuale, il 71,4% (60mila) delle richieste era legato a episodi di stress, il 17,9% (15mila) a problemi di ansia e depressione, il 3,6% (3mila) a malattie psichiatriche, un altro 2,4% (2mila) a conflitti personali e familiari che generano irritabilità e rabbia e l’1,2% (1.000) a problemi sentimentali.

Per David Villareal, direttore del Collegio degli psicologi di Lima, questa è una conseguenza naturale di una situazione di crisi. Tuttavia, ha avvertito, i canali di servizio forniti dallo Stato devono essere migliorati.

“Lo stress e la depressione sono i disturbi di salute mentale più comuni. Il teleconsulto va bene, ma si dovrebbe cercare di ottenere una copertura sanitaria mentale personalizzata più ampia”, ha detto Villareal, sottolineando che a livello nazionale ci sono circa 39 mila psicologi, “ma il governo li deve convocare”.

Il Perù ha registrato finora 689.977 casi confermati di coronavirus, con 29.838 morti. E’ considerato il Paese con il maggiore tasso di mortalità al mondo per la pandemia, con 90 decessi ogni 100 mila abitanti.

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