Colombia: vittime in disordini, 56 agenti sotto inchiesta

Una moto in fiamme davanti un picchetto della polizia in Bogotá.
Una moto in fiamme davanti un picchetto della polizia durante le proteste in Bogotá. Archivio. (Ansalatina)

BOGOTÁ.  – Le autorità della Colombia hanno presentato i primi risultati delle indagini in corso dopo la morte la settimana scorsa di almeno undici persone in disordini a Bogotà ed in altre città colombiane, seguiti al decesso, causato dall’azione di due agenti di polizia, dell’avvocato Javier Ordóñez. Lo riferice la radio Rcn.

In una conferenza stampa il ministro della Difesa, Carlos Holmes Trujillo, ha indicato che sono stati analizzati 50 video dai quali è emerso che almeno 56 agenti hanno aggredito i partecipanti alle manifestazioni.   Per questo, ha sottolineato, al momento la polizia nazionale ha aperto più di 43 indagini interne per appurare la dinamica dei fatti.

Trujillo ha poi sottolineato che “per tutti noi è della massima gravità che vi sia stato un bilancio di undici morti e 258 feriti fra giovedì e venerdì e speriamo che al più presto possibile le autorità competenti determinino le responsabilità di ciascun caso”.

Da parte sua il direttore pro tempore della polizia nazionale, generale Gustavo Moreno, ha reso noto che “già tre poliziotti hanno ammesso di aver usato le armi in loro dotazione, e che di questo si sta occupando la Procura”.

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