Prima settimana di scuola, decine di stop per Covid

Ritorno a scuola al tempo del Covid. Entrata degli alunni con misurazione temperatura e distanziamento alla scuola Baricco. Torino
Ritorno a scuola al tempo del Covid. Entrata degli alunni con misurazione temperatura e distanziamento alla scuola Baricco. Torino 14 settembre 2020 ANSA/TINO ROMANO

ROMA. – La riapertura delle scuole, come era prevedibile, sta facendo registrare ogni giorno casi di positivi nelle scuole italiane e intere classi, a volte sezioni o addirittura intere scuole sono state costrette a sospendere le lezioni e a proseguire con la didattica a distanza.

E tuttavia il ministro della Salute Roberto, Speranza, è ottimista. “Nessuno ha la bacchetta magica, nessuno può fare miracoli, ma il Paese è forte e sta dimostrando di saper vincere anche questa partita della riapertura delle scuole”, dice.

Dopo la ripresa delle lezioni il 14 settembre che ha riguardato 5,6 milioni di studenti, la prossima settimana le scuole riapriranno il 22 in Sardegna, il 24 in Calabria, Puglia, Abruzzo, Basilicata e in Campania. E tuttavia le difficoltà nel reperire spazi e organici o la necessità di procedere a sanificazioni profonde dopo il voto di domenica e lunedì prossimi, ha fatto scegliere a molti comuni di posticipare.

Solo nel Lazio – è un dato dei sindacati della scuola – un terzo degli istituti non ha riaperto. Nei comuni di Andria, Trani, Adelfia e Bitonto, i sindaci hanno deciso in queste ore di rinviare l’apertura dal 25 al 28 settembre; a Torre del Greco (Napoli) la riapertura è stata posticipata addirittura al 1 ottobre; il 28 si tornerà in classe invece anche a Torre Annunziata (Napoli).

La ripartenza dell’anno scolastico, insomma, tra virus e complicazioni burocratiche, è ancora a macchia di leopardo. Solo ieri ben 24 compagni e compagne, quattro amici e sei insegnanti del Liceo Classico ‘Pellegrino Rossi’ di Massa sono stati messi in quarantena, a casa, a seguito della positività al Covid-19 di uno studente dell’istituto scolastico. A Rapallo uno studente dell’istituto tecnico ‘Liceti’ è risultato positivo e ieri, in attesa della conferma della positività, il dirigente scolastico ha ordinato che tutta la classe oggi non entrasse.

A Trieste un alunno della scuola primaria “U. Gaspardis” è risultato positivo e tre insegnanti e 21 compagni si trovano ora in isolamento fiduciario. Primo caso di bimbo positivo al Covid in una scuola elementare di Codogno, il comune del Lodigiano dove è stato accertato il primo caso di coronavirus in Italia. Oggi tutta la classe, una quindicina di alunni, è rimasta a casa.

Anche a Casalpusterlengo (Lodi), uno dei Comuni della prima zona rossa in Italia, un bimbo di 4 anni è risultato positivo al test e quindi tutta la classe di cui fa parte, composta da 26 bambini, è a casa oltre alla loro insegnante, in attesa dei tamponi. Anche 15 alunni e sei maestre di una terza elementare della scuola Pascoli di Novi Ligure (Alessandria) sono in quarantena dopo la positività al Covid-19 di un compagno.

Positiva pure una scolara che frequenta una scuola del comprensorio di Appiano. La sezione dei “piccoli” della scuola dell’infanzia di Carlino (Udine) è stata chiusa dopo che è stato accertato un caso di Covid-19 in un bimbo. Mentre il primo caso di Covid dopo la riapertura delle scuole, a Novara, è in una materna. E decine di casi sono stati segnalati anche nei giorni scorsi, da nord a sud.

A questo si aggiungono anche le carenze di organici, di spazi e di banchi anche se la distribuzione di questi ultimi prosegue: in queste ore 88 mila banchi sono in distribuzione in Abruzzo, 3500 a Torino. Stamane intanto un centinaio di genitori di una scuola media del quartiere Prati a Roma, la stessa frequentata dal figlio del premier Giuseppe Conte, hanno protestato contro le scelte fatte dai vertici scolastici per l’inizio dell’anno, vale a dire un giorno di scuola a settimana per le seconde medie e due giorni per le prime e le terze.

ll Tar del Piemonte infine ha respinto la richiesta di sospensiva d’urgenza, chiesta dai ministri Azzolina e Speranza, della delibera con cui il governatore Alberto Cirio impone alle scuole piemontesi di verificare la temperatura degli studenti all’inizio delle lezioni.

(di Valentina Roncati/ANSA)