Con Covid più welfare in azienda, attive 52% Pmi

Una operaia al lavoro con la macchina da cucire.
Una operaia al lavoro. (ANSA)

 

ROMA.  – Il virus non arresta la diffusione del welfare nelle imprese. Anzi, secondo il Rapporto Welfare Index Pmi di Generali, la pandemia sta portando a un “salto di qualità” nel rapporto tra le aziende, i lavoratori e la comunità.

Per la prima volta, infatti, le aziende attive in almeno quattro campi del welfare sono oltre la metà, il 52,3% (erano il 45,9% del 2019).  E i casi di eccellenza sono triplicati rispetto al 2017, con 78 aziende welfare champion che sono stati premiati a Roma dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.

“Quello che mi ha sorpreso è stata la capacità di reazione al Covid delle nostre Pmi”. ha detto Conte durante la cerimonia, sottolineando che “sono continuate, in un contesto emergenziale, perfino le attività formative”.

Sono tante le nuove iniziative con cui le imprese hanno fatto fronte alla pandemia: dalla fornitura di materiali sanitari e informazioni ai dipendenti (come ha fatto l’80% delle imprese) all’apertura di canali di supporto e di consulto medico a distanza (per il 12%) e a iniziative aperte alla comunità esterna e di sostegno al sistema sanitario nazionale (per il 26,4%).

Ma anche l’integrazione del reddito dei dipendenti in cassa integrazione e nuove iniziative come le favole e l’intrattenimento a distanza per i figli, sostegno per la loro formazione, servizi di babysitter, e assistenza per gli anziani.

Questa capacità di reazione e rilancio sul welfare di tante imprese si è tradotta anche in un vantaggio competitivo. Un’analisi realizzata con Cerved sui bilanci di 3 mila Pmi dimostra che negli ultimi due anni le imprese più attive nel welfare registrano aumenti superiori alla media della produttività (+6% contro una media di +2,1%) e dell’occupazione (+11,5% contro il +7,5%).

“Il maggior numero di iniziative intraprese sul welfare interessano le priorità del Paese: salute, sicurezza, assistenza, formazione, conciliazione vita lavoro”, sottolinea il Ceo di Generali Italia e Global Business Lines, Marco Sesana.

“Questo oggi ci conferma che il welfare, oltre ad essere strategico per la crescita delle imprese, sarà leva per la ripresa sostenibile del Paese”, aggiunge il country manager che vede la nascita di “un nuovo welfare di sussidiarietà” con le imprese come punto di riferimento per la comunità.

Lascia un commento