Michel in quarantena, virus fa slittare summit Ue

Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel,
Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, EPA/ARIS OIKONOMOU /

BRUXELLES.  –  Il vertice straordinario dei 27 leader Ue, previsto per giovedì e venerdì, dovrà attendere. Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, prigioniero della quarantena da Coronavirus, ha deciso di far slittare il vertice alla settimana prossima, all’1 e 2 ottobre.

La notizia è arrivata a sorpresa, col cinguettio di Twitter da profilo del portavoce di Michel,  Barend Leyts, intorno alle cinque del pomeriggio. “Il presidente del Consiglio ha saputo che un addetto alla sicurezza, col quale era stato in contatto ravvicinato all’inizio della settimana scorsa, è risultato positivo al Covid. Il presidente si sottopone regolarmente ai test, e ieri è risultato negativo. In osservanza delle leggi del Belgio, è in quarantena da oggi”, si legge nel messaggio, ritwittato immediatamente da centinaia di account, con un annullamento a cascata di tutti gli appuntamenti previsti in preparazione del summit.

Michel, che aveva convocato il vertice del 24 e 25 settembre soprattutto per affrontare lo spinoso dossier delle relazioni tra l’Ue e la Turchia, e per contribuire ad allentare le tensioni nel Mediterraneo orientale,  ha accolto la notizia del contagio del suo body guard,  mentre era in ufficio, subito dopo una promettente videoconferenza col presidente turco Recep Tayyip Erdogan e la cancelliera Angela Merkel.

Un incontro, seppur virtuale quello tra i tre leader, che sembra aver riavviato il dialogo tra Ankara ed Atene, con possibili ricadute positive anche per Nicosia.

Proprio oggi al Consiglio affari generali, organizzato in vista del vertice, tra i vari temi (tra questi anche le relazioni sullo Stato di diritto per ogni Paese Ue, che la Commissione europea presenterà la prossima settimana, per la prima volta nella sua storia), i ministri hanno discusso della necessità di coordinamento delle misure sulla libera circolazione nell’area Schengen, in epoca di pandemia. Regole a cui il presidente del Consiglio europeo non ha pensato nemmeno per un attimo di sottrarsi.

Superato un primo momento di delusione,  Michel (che la settimana scorsa  aveva avuto incontri con i premier greco Kyriakos Mitsotakis, il maltese Robert Abela, ed  il ciprota  Nikos Anastasiades) si è messo subito in contatto con la presidenza di turno tedesca, e col network degli sherpa, per informare dell’accaduto e  riprogrammare l’evento, che nelle intenzioni del leader si terrà comunque di persona.

La quarantena, secondo quanto previsto dalle regole del Belgio, per il momento non si applica allo staff di Michel, che trascorrerà il periodo di isolamento a casa, fino allo scadere dei 14 giorni previsti dalle norme  (il contagio dell’addetto alla security risale infatti alla settimana scorsa), quando si sottoporrà a nuovi test prima di tornare alla vita pubblica.

Nelle scorse settimane, la mancata osservanza delle leggi irlandesi anti-Covid, aveva costretto Phil Hogan a dimettersi dal suo incarico di commissario europeo al Commercio.

(di Patrizia Antonini /ANSA)