Parte corsa a manovra, almeno 5 miliardi in più ai figli

Genitori con due figli a passeggio.
Genitori con due figli a passeggio. A(NSA)

ROMA.  – Almeno 5 miliardi aggiuntivi per partire, da gennaio, con l’assegno unico per i figli. Fondi per rendere strutturali gli incentivi di ‘Impresa 4.0’. Ma anche nuove risorse per proseguire con gli sgravi contributivi sulle assunzioni stabili.

Mentre al Mef si limano le nuove stime della Nota di aggiornamento al Def, è partita all’indirizzo dei ministeri la richiesta di stilare un primo elenco di misure da inserire subito nella legge di Bilancio, in attesa che si strutturi il piano per accedere al Recovery.

Le prime proposte iniziano già ad arrivare ma dovranno fare i conti, come sempre, con i vincoli di bilancio e con il complesso incastro con i fondi europei.

Al momento, infatti, sono ancora allo studio le strategie per incorporare nei saldi della manovra le risorse del Next generation Eu, che formalmente diventerà operativo non prima di gennaio. Il tentativo sarà quello di sfruttare fin da ora almeno quel 10% di anticipo che si potrà richiedere per mettere in piedi il grande progetto di investimenti e riforme finanziate da Bruxelles.

Martedì 29 settembre (ma c’è chi non esclude che si possa arrivare al 30) il governo varerà la Nadef, in cui compariranno le prime indicazioni sull’uso del Recovery e sull’impatto positivo che avrà sui conti pubblici. L’asticella del Pil potrebbe salire attorno al +6% dal -9% circa del 2020. Mentre il deficit, che viaggia verso il 12% dovrebbe dimezzarsi il prossimo anno e l’impennata del debito – che dovrebbe comunque rimanere sotto il 160% – dovrebbe iniziare a rientrare già dal 2021.

Il puzzle della manovra e del Piano di ripreso e resilienza andrà invece composto per la metà di ottobre, quando andranno inviati a Bruxelles entrambe le bozze.

Alcuni impegni per la manovra il governo già li ha presi, dalla riforma degli ammortizzatori sociali e alla proroghe per ape sociale e opzione donna per la pensione anticipata. Ma al ministero del Lavoro si sta studiando una nuova decontribuzione triennale per favorire i nuovi contratti a tempo indeterminato, mentre il ministero per il Sud sta dialogando con l’Europa per far partire da ottobre lo sconto del 30% per tutti i dipendenti.

La fiscalità di vantaggio nel Mezzogiorno avrà bisogno di almeno altri 5 miliardi per proseguire anche nel 2021, mentre già si starebbe ipotizzando di estendere lo sgravio ad altre aree di crisi o a settori particolarmente colpiti dalla pandemia.

Andranno anche trovate le risorse (1-2 miliardi) per confermare il taglio del cuneo scattato da luglio anche per i redditi tra 28mila e 40mila euro (finanziato solo fino alla fine dell’anno).

Per sostenere gli investimenti il ministero dello Sviluppo economico proporrà la stabilizzazione del programma “Impresa 4.0” che ha un costo crescente negli anni (in tutto 27 miliardi fino al 2029), ma si starebbe anche valutando l’ipotesi di estendere la portata del superbonus al 110% per le ristrutturazioni green.

Le imprese potrebbero avere dei vantaggi anche dall’introduzione dell’assegno unico, grazie al riordino degli strumenti esistenti in parte finanziati dai datori di lavoro. Il sostegno a tutti i figli fino a 18 anni ha un costo variabile a mseconda di come si vuole articolare l’assegno (si parte da 200 euro da modulare in base all’Isee). Ai circa 15 miliardi già sul piatto andrebbero aggiunti almeno altri 5 miliardi.

L’assegno unico resta strettamente legato alla reforma complessiva del fisco che il premier, Giuseppe Conte, ha garantito entro dicembre. Lo strumento dovrebbe essere la delega, con alcune altre misure anticipate tra manovra e decreto fiscale. In pole rimane il superamento del meccanismo di saldo-acconto per le partite Iva, passando al sistema di pagamenti mensili per cassa, e la spinta ai pagamenti digitali.

Possibile che si cerchi di reintegrare per intero il fondo per il piano cashless (con il dl agosto è stato riportato a 1,7 miliardi sui 3 inizialmente previsti): il premier ha annunciato che accanto al meccanismo del cashback (il 10% delle spese tracciabili) arriverà anche un premio “fino a 3mila euro” ai primi 100mila cittadini che avranno passato più volte le carte per i pagamenti.

(di Silvia Gasparetto/ANSA)

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