Governo stringe fila su 5G e attende Pompeo

Immagine allusiva alla teconologia de 5ta generazione. Un uomo preme un tasto in uno schermo di vetro.
Immagine allusiva alla teconologia de 5ta generazione. (Wikipedia)

NEW YORK. –     Il governo fa il punto sul G5 e si compatta.  L’esecutivo ritiene “prioritario perseguire una strategia di indipendenza tecnologica nell’ambito dell’Unione europea” ma – spiega Palazzo Chigi inviando un segnale rassicurante all’amministrazione Trump a pochi giorni dalla visita di Mike Pompeo in Italia – il governo condivide la piena “consapevolezza dei potenziali rischi connessi alle nuove tecnologie e la necessità di adottare nuove iniziative che rafforzino il livello di protezione, avendo come primario criterio di riferimento la tutela della sicurezza nazionale”.

La riunione a Palazzo Chigi – si tratta di un primo non interlocutorio ma nemmeno risolutivo – precede l’atteso sbarco del segretario di stato americano in Italia. E uno dei temi centrali potrebbe essere proprio quello del 5G, che tanto sta a cuore dell’amministrazione americana e a Donald Trump, impegnato in un duro confronto con la Cina fra i dazi e il coronavirus, passano per il divieto a TikTok.

Proprio in occasione dell’ultima missione di Pompeo in Italia e della visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla Casa Bianca nell’ottobre del 2019, l’amministrazione Trump aveva ribadito le preoccupazioni americane legate agli alleati europei se avessero deciso di affidarsi per la realizzazione delle reti di nuova generazione se si fossero affidati al colosso tecnologico cinese Huawei.

La Gran Bretagna ha escluso Huawei – sebbene a scadenza dilazionata – dalle forniture per la futura rete 5G nel Regno Unito, in una mossa che ha incassato il plauso di Washington.

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