Vaticano: prossima settimana arriva anche Moneyval

L'Istituto per le opere religiose (Ior) o “banca della Santa Sede”
L'Istituto per le opere religiose (Ior) o “banca della Santa Sede”. (Ansalatina)

CITTA DEL VATICANO.  – La trasparenza delle finanze, uno degli obiettivi cardine di questo pontificato, e che è anche all’orgine della dura decisione presa dal Papa nei confronti del cardinale Angelo Becciu, sarà testata la prossima settimana da Moneyval.

A partire dal 29 settembre sono infatti attesi all’interno delle mura leonine gli ispettori del Comitato del Consiglio d’Europa che valuta il rispetto degli standard di trasparenza finanziaria degli Stati che volontariamente si sottopongono a questi controlli.

Il check era in agenda ad aprile ma a causa dell’emergenza Covid era stato rinviato appunto alla fine di settembre. Le ultime visite avevano dato un riscontro positivo all’opera di riforma della Santa Sede e questo che si prepara potrebbe dunque essere l’ultimo “voto” degli ispettori per far sì che il Vaticano sbarchi nella cosiddetta “white list”, l’elenco dei Paesi promossi per la gestione dei bilanci, la lotta alla corruzione e al riciclaggio.

Un bel traguardo, se verrà raggiunto, per un Vaticano che nei decenni passati si era distinto invece per una certa opacità nel maneggiare i soldi.

Lo Ior, la “banca del Papa”, ha da diversi anni cambiato pelle dando un bel colpo di forbice a tanti conti correnti che nulla avevano a che fare con le “opere di religione”, l’obiettivo dell’istituto contenuto nella stessa denominazione dell’ente.

E allora la vicenda di Becciu in qualche modo – fanno notare fonti interne al Vaticano – potrebbe essere connessa anche a questa ispezione; per evitare che la vicenda dei 100mila euro alla diocesi di Ozieri, all’attenzione dei magistrati vaticani e anche della Guardia di Finanza italiana, rischiasse di creare un ulteriore neo nelle finanze già messe a dura prova dalla storia del palazzo di Londra.

D’altronde, nell’ultima visita, quella del 2017, si evidenziava: “Lo Stato della Città del Vaticano ha compiuto progressi nella lotta contro il riciclaggio di denaro, ma deve intensificare gli sforzi per ottenere l’avvio di procedure giudiziarie”. E i giudici hanno dunque deciso di dare un colpo d’ala alla loro attività.

(di Manuela Tulli/ANSA)