Caffè: è festa mondiale con tre miliardi di tazzine

Tazzina di caffè.
Tazzina di caffè. (ANSA)

ROMA. – Piace in tutto il mondo, ma è ancora più apprezzato se è Espresso, modalità di servizio e consumo tipicamente tricolore e orgoglio made in Italy: oggi, a prescindere, se è servito lungo o ristretto, all’americana o all’italiana, il caffè consumato a livello mondiale secondo le ultime stime è di 3 miliardi di tazzine al giorno ed è il “Re della giornata” grazie all’International Coffee Day, festa promossa dall’International Coffee Organization che ricorre ogni anno in tutta la latitudine terrestre il 1 ottobre con tante iniziative e celebrazioni.

In Italia, tra le numerose attività, si annotano, per l’edizione 2020 della festa, l’offerta gratuita di caffè nei bar della Capitale e iniziative come la diretta social Italian Coffee Network e l’annuncio della campagna a sostegno della candidatura del Caffè Espresso Italiano a Patrimonio Immateriale dell’Umanità con la nascita della “Comunità del Rito del Caffè Espresso” attivata dal Consorzio di Tutela del Caffè Espresso Italiano Tradizionale.

International Coffee Organization ha invece lanciato, a livello globale, “Coffee’s Next Generation”, un’iniziativa rivolta a giovani e imprenditori e tesa a fornire accesso a finanziamenti e conoscenze, sviluppo di competenze, coaching e formazione, nonché networking.

La bevanda del caffè, oggi sempre più considerata una eccellenza, registra ormai, anno dopo anno, un successo senza confine tanto da segnare nel mondo, secondo ultimi dati rilasciati dall’Istituto Espresso Italiano (Iei), un consumo di 3 miliardi di caffè al giorno, come già ricordato.

In Italia, il caffè oltre ad essere un vanto per il Paese, è settore- spiegano gli esperti, tra i più brillanti del food & beverage. Stando infatti ai dati forniti la filiera del caffè espresso vale circa 5 miliardi di euro con quasi 10 mila addetti. Nel settore caffè, operano oltre 800 torrefazioni con circa 7.000 addetti. L’Italia-sostengono gli analisti -rappresenta il terzo Paese al mondo, dopo la Germania e Belgio, per i volumi di esportazione di caffè in tutte le sue forme.

Sempre dal punto di vista economico, e non tenendo presente solo miscele e bar, dietro al mondo dell’espresso- secondo dati dell’annuario Coffitalia di Beverfood, si sviluppa un indotto lavorativo, a partire dal mercato delle attrezzature professionali (macchine, macinadosatori e prodotti correlati), che posiziona l’Italia al primo posto nel mondo con un valore produttivo di circa 500 milioni di euro di cui quasi 400 rivolti all’export e un’occupazione di oltre 1.200 lavoratori.

Il primato italiano è inoltre anche nel campo dei consumi: il prezzo infatti di un espresso, sulla base dei dati dell”Istituto Espresso Italiano, è tra i più bassi in Europa con una media nazionale, secondo operatori, di 1,03 euro. In Nord Europa si va invece da 2,36 a 3,00 euro, in Austria e in Germania tra 1,75 e 1,90, in Francia 1,60, in Spagna 1,39, in Russia e in Polonia 1,50 e in Grecia e in Romania 1,30.

(di Gianluca Pacella/ANSA)