Parmitano: “Ora preparo i colleghi a volare nel futuro”

L'astronauta Luca Parmitano prepara lo schema del volo
L'astronauta italiano dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa) Luca Parmitano

ROMA. – Sostenere nell’addestramento gli astronauti dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) che stanno per affrontare nuove missioni, comprese quelle a bordo delle navette dei privati e quelle di domani, che hanno come obiettivo la Luna: dal primo settembre il ruolo di Luca Parmitano è accompagnare i suoi colleghi verso il futuro.

E’ stato infatti nominato dall’Esa Capo dell’ufficio operazioni astronauti. “Avrò la responsabilità di dare supporto agli equipaggi durante il loro addestramento”, ha detto Parmitano all’ANSA. La notizia arriva alle porte della Settimana mondiale dello spazio, il più grande appuntamento spaziale organizzato sulla Terra che migliaia di eventi in oltre 80 Paesi, istituito nel 1999 dalle Nazioni Unite tra due date simboliche: il 4 ottobre 1957 veniva lanciato il primo satellite artificiale, lo Sputnik, dall’allora Unione Sovietica; il 10 ottobre 1967 veniva firmato il Trattato sull’esplorazione e l’uso pacifico dello spazio.

Con due missioni di lunga durata e sei passeggiate spaziali al suo attivo, Luca Parmitano è ormai un veterano dei voli spaziali ed è soddisfatto del nuovo ruolo, a supporto dell’addestramento dei colleghi. Ha già cominciato a lavorare con il francese Thomas Pesquet, primo europeo a volare su una navetta costruita da un’azienda privata per la Nasa.

“Nel primo semestre del prossimo anno – ha detto Parmitano – Pesquet partirà per la Stazione Spaziale con il secondo equipaggio operativo della navetta Crew Dragon della SpaceX”.

Per AstroLuca è solo l’inizio di una nuova pagina dello spazio: “in seguito – ha proseguito – ci occuperemo del supporto di altri astronauti diretti alla Stazione Spaziale e del team a Terra che si occupa delle comunicazioni Terra-bordo-Terra con la stazione orbitale e in futuro con le altre navette dei privati, che siano Orion, Artemis o Gateway”.

Queste ultime due sono le future missioni americane che guardano alla Luna. “La mia missione corrente – ha detto ancora – è utilizzare la mia esperienza pregressa accumulata in ultimi dieci anni come astronauta per dare supporto ai colleghi, cosa che faccio con estremo piacere e con lo spirito di corpo che è necessario per riuscire a far bene”.

AstroLuca vive così in prima linea i cambiamenti in corso: “è un momento di trasformazione ed evoluzione che vede da un lato le grandi agenzie spaziali nazionali che proseguono i loro progetti e dall’altro sempre più aziende commerciali che cooperano con le prime per trasporto logistico e adesso anche di astronauti”.

Nei prossimi anni, ha proseguito, “vedremo vari percorsi: da una parte continueremo la navigazione intorno alla Terra utilizzando le navette, dall’altro avremo una grande spinta inizialmente verso la Luna e a lungo termine verso Marte: questo è il progetto alle quali le grandi agenzie spaziali stanno guardando con sempre maggiore interesse”.

(di Enrica Battifoglia/ANSA)