Covid: dal tampone al salivare, i test a disposizione

Tamponi per il Covid-19 in modalità drive-in, presso il Santa Maria della Pietà dell'ASL Roma 1,
Tamponi per il Covid-19 in modalità drive-in, presso il Santa Maria della Pietà dell'ASL Roma 1, Roma, 21 agosto 2020. ANSA/ALESSANDRO DI MEO

ROMA. – Dal test molecolare, il cosiddetto ‘tampone’, che è ancora il più accurato agli ‘ultimi nati’ test salivari, sono sempre di più le armi a disposizione per scovare il Sars-Cov-2. In una scheda l’Irccs Spallanzani di Roma fa chiarezza sui diversi tipi di analisi.

TEST MOLECOLARE è il cosiddetto “tampone”, il test attualmente più affidabile. Viene prelevato con un lungo bastoncino simile ad un cotton-fioc un campione delle vie respiratorie del paziente che viene analizzato attraverso metodi molecolari che amplificano i geni del virus. L’analisi può essere effettuata solo in laboratori altamente specializzati e formalmente individuati dalle autorità sanitarie, e richiede in media dalle due alle sei ore.

TEST ANTIGENICO è il test definito comunemente come ‘tampone rapido’. La modalità di prelievo è la stessa, ma non vengono cercati i geni del virus bensì le sue proteine (antigeni). “I tempi di risposta sono molto brevi (circa 15 minuti) – scrivono gli esperti dello Spallanzani -, ma la sensibilità e specificità di questo test sono inferiori a quelle del test molecolare. Questo “tampone rapido”, è stato recentemente introdotto per le situazioni, per esempio nello screening dei passeggeri negli aeroporti, dove è importante avere una risposta in tempi rapidi.

TEST SIEROLOGICO Il test sierologico (o immunologico) rileva la presenza nel sangue degli anticorpi specifici che il sistema immunitario produce in risposta all’infezione, la loro tipologia (IgG, IgM, IgA), ed eventualmente la loro quantità. Indica quindi se si è entrati in contatto con il virus, ma non è adatto a diagnosticare un’infezione in atto. Questo test richiede un prelievo di sangue venoso, e viene effettuato presso laboratori specializzati.

I test sierologici rapidi si basano sullo stesso principio di quelli classici, ma sono semplificati e danno risposte solo di tipo qualitativo, dicono cioè soltanto se nell’organismo sono presenti gli anticorpi specifici per il virus. L’affidabilità di questo tipo di test è tuttavia molto variabile, e l’Organizzazione Mondiale della Sanità attualmente non ne raccomanda l’utilizzo.

TEST SALIVARI Recentemente sono stati proposti test che utilizzano come campione da analizzare la saliva. Come per i tamponi, anche per i test salivari esistono test di tipo molecolare (che rilevano cioè la presenza nel campione dell’RNA del virus) e di tipo antigenico (che rilevano nel campione le proteine virali). “Il test salivare molecolare testato presso il laboratorio di virologia dello Spallanzani – si legge nella scheda – utilizza uno dei sistemi correntemente utilizzati per i tamponi naso-faringei.

Questa apparecchiatura tuttavia non ha una processività elevata: riesce infatti ad effettuare solo 8 campioni per volta, con tempi di analisi dei campioni di circa un’ora. Pertanto il suo utilizzo è indicato soltanto in casi particolari, come per esempio la conferma urgente di positività riscontrate nel corso di test antigenici.

Per quanto riguarda i test salivari antigenici, il nostro laboratorio ha testato due soluzioni. La prima ha mostrato livelli di sensibilità simili a quelli dei tamponi antigenici rapidi, ma il test deve essere effettuato in laboratorio, quindi, a meno che non si attivino unità di laboratorio presso i punti dove viene effettuato il prelievo, non è utilizzabile in contesti di screening rapido (es. aeroporti).

La seconda soluzione invece è a lettura visiva (c.d. “saponetta”), non richiede strumentazione di laboratorio e dà i risultati in pochi minuti, ma applicato alla saliva (contesto diverso da quello per cui è certificato, cioè tampone), ai primi test effettuati sembrerebbe risultare meno performante rispetto al test molecolare standard”.

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