Jeans e social, arriva il primo santo dei millenials

Carlo Acutis nella foto del profilo Facebook Amici di Carlo Acutis
Carlo Acutis nella foto del profilo Facebook Amici di Carlo Acutis, 8 ottobre 2020.

CITTA DEL VATICANO. – La sua faccia sorridente campeggia da giorni sui social. Carlo Acutis, classe 1991, morto a soli 15 anni, sabato sarà proclamato beato. E’ di fatto il primo ‘santo’ dei millenials, quelli che sono cresciuti a pane e internet e per questo in molti già lo considerano il patrono del web.

Si chiama come il nonno, patron della Vittoria Assicurazioni, e nasce a Londra per un trasferimento temporaneo del padre Andrea, in quegli anni manager in una banca d’affari. Poi il ritorno in Lombardia, a Milano, dove Carlo frequenta le scuole.

Una vita breve perché a 15 anni se lo porta via una leucemia fulminante. Muore a Monza ma su sua richiesta viene sepolto ad Assisi. Ed è nella città di San Francesco che sabato sarà beatificato. Genio dell’informatica, utilizzava le sue conoscenze per parlare di fede sul web, un vero e proprio ‘influencer di Dio’, oggi potremmo definirlo.

Gioca a pallone, fa trekking in montagna, suona il sassofono e va in pizzeria con gli amici. Ma chi si avvicina a lui resta contagiato da quell’amore per Cristo e l’eucaristia e per questo, già da ragazzino, va a Messa tutti i giorni. Intanto ‘smanetta’ al computer e crea siti che parlano di miracoli eucaristici e sostanzialmente della gioia della fede.

“L’Eucaristia è la mia autostrada verso il cielo”, amava ripetere. La mamma, Antonia Salzano, ha raccontato che il figlio giocava a fare lo scienziato informatico, realizzava i video e i montaggi con la sua telecamera e confezionava riviste online. Via via ha cominciato a studiare sui manuali specializzati, quelli in uso nelle facoltà di ingegneria informatica. E in questo modo, da autodidatta, è diventato un programmatore sempre più esperto.

Papa Francesco, che a suo stesso dire è negato per cellulari e pc, e che anche per scrivere una mail si deve fare aiutare da qualcuno, è rimasto incantato da questo giovane che ha “saputo utilizzare le nuove tecniche di comunicazione per trasmettere il Vangelo, valori e bellezza”. Bergoglio cita il ragazzo nella ‘Lettera ai giovani’ firmata lo scorso anno a conclusione dei lavori del Sinodo e riporta anche una sua frase: “Tutti nascono come originali, ma molti muoiono come fotocopie”.

Ad Assisi si prepara dunque un grande evento per quel ragazzo che, con le sue felpe e i jeans, ha mosso la rete e ha visto crescere blog e siti dedicati alla sua testimonianza. Al Santuario della Spogliazione è stata aperta la sua tomba per consentire ai fedeli la venerazione, su prenotazione e contingentata a causa delle norme Covid.

E quando è emersa l’immagine di un giovane che sembrava solo dormire, con la sua tuta da ginnastica, su Facebook in molti hanno gridato al miracolo. Ma quel corpo – ha dovuto precisare il vescovo di Assisi, monsignor Domenico Sorrentino – non era incorrotto ma trattato proprio per consentirne l’esposizione.

Ma non c’è stato il tempo per la delusione: “è santo lo stesso”, hanno commentato gli internauti. Ad Assisi Carlo Acutis avrà l’onore di essere innalzato agli altari nella basilica di San Francesco, il patrono d’Italia. E’ atteso un grande afflusso e, per rispettare le norme sanitarie, sono pronti anche i maxischermi all’esterno. La celebrazione sarà trasmessa dalla tv della Cei e, naturalmente, per il futuro patrono del web, anche in streaming.

(di Manuela Tulli/ANSA)

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