Coprifuoco, la Francia schiera 12.000 agenti

Cartello con indicazioni per coronavirus in un negozio a Parigi.
Cartello con segnalazioni per coronavirus in un negozio a Parigi. (Ansa)

PARIGI. – Il governo francese mostra i muscoli e per tenere in casa un mese e mezzo, ogni sera, famiglie e giovani schiera 12.000 poliziotti e gendarmi, numeri da emergenza di ordine pubblico più che sanitaria.

Sul coprifuoco che scatterà subito dopo la mezzanotte fra venerdì e sabato si sono addensate oggi le nuvole giudiziarie dell’inchiesta sulla gestione della crisi: a poche ore dall’annuncio di Macron, sono scattate perquisizioni nelle case dell’ex premier Edouard Philippe e del ministro della Sanità Olivier Véran fra gli altri. Il 62% dei francesi coinvolti nel coprifuoco, in ogni caso, è favorevole alla nuova stretta del governo.

A vietare ai francesi di uscire dalle 21 alle 6 del mattino si è arrivati dopo aver constatato “l’accelerazione improvvisa e spettacolare dell’epidemia negli ultimi 10 giorni”, ha esordito il premier Jean Castex nella conferenza stampa in cui ha spiegato punto per punto come funzionerà la vita dei francesi fino al primo dicembre.

Castex si è rivolto ai 20 milioni delle 9 città coinvolte: “Da domani sera dovrete stare in casa”. Dopo 5 mesi, torna la famigerata autocertificazione – su smartphone o da stampare – che i francesi speravano di non dover mai più rivedere dopo il lockdown. Bisognerà scrivere il motivo per cui si è fuori casa: di salute (se si è diretti in ospedale, dal medico o in farmacia), di lavoro (con documentazione professionale e del datore di lavoro), di trasporto (se, ad esempio, si arriva con un treno dopo le 21 e si deve tornare a casa), oppure se si deve assistere un familiare non autonomo.  Immancabile la passeggiata con il cane, anche serale.

Chiusi ristoranti, bar, caffè e tutti i locali del settore, per i quali si prospetta un nuovo periodo di grandi difficoltà e, per molti, la concreta prospettiva di non farcela a pagare il personale e tenere aperto senza lavorare la sera. Unica deroga: i ristoranti che consegnano pasti a domicilio. Resta, per la Francia intera, il divieto di feste private e – anche dove non c’è il coprifuoco – restano valide tutte le limitazioni sanitarie per i ristoranti, compresa la “regola del 6” ricordata ieri da Macron (6 è il massimo al tavolo, 6 è il massimo per una cena con familiari o amici a casa).

Domani sarà pronto un nuovo protocollo per le aziende, che sono state “incoraggiate” a definire un “minimo di giorni di telelavoro” per i dipendenti il cui incarico lo consente. Oggi la stragrande maggioranza delle aziende francesi ha ripristinato pienamente il lavoro in presenza ma proprio durante la giornata negli uffici, nelle fabbriche e nei laboratori si verificano il maggior numero di contagi. Per chi verrà sorpreso a violare il coprifuoco, 135 euro la prima volta, poi a crescere fino alla terza recidiva, che potrà costare carissima: fino a 6 mesi di carcere e 3.750 euro di multa.

Con una tempistica che qualche deputato giudica sospetta, la magistratura ha poi fatto un passo importante nell’inchiesta per le inadempienze, più o meno volontarie, nella gestione della crisi da parte del governo: sono state perquisite le case di Philippe e Véran, e quelle della ex ministra della Sanità Agnès Buzyn e della ex portavoce del governo Sibeth Ndiaye, oltre che del volto onnipresente del lockdown di primavera, il direttore generale della Sanità Jerome Salomon.

Sono i risultati della denuncia di 90 cittadini per le tante sospette inadempienze, come le mascherine introvabili per mesi all’inizio della crisi, i tamponi che non c’erano o addirittura i farmaci o i prodotti reagenti per i test che scarseggiano. “Atto dovuto”, spiegano da fonti dell’inchiesta.

Ma andare a sequestrare materiale informatico, documenti e appunti in casa di chi proprio in queste ore prende decisioni inedite, quali il coprifuoco, a molti – come il presidente dei centristi dell’UDI, Jean-Christophe Lagarde – appare fuori luogo: “Non dobbiamo perdere tempo con queste cose, non è la priorità”, ha detto.

(di Tullio Giannotti/ANSA)

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