Comites Parigi, Claudia Donnini nuovo presidente

PARIGI – Cambio ai vertici del Comites di Parigi. Lo scorso 13 novembre, infatti, nel corso di una Assemblea Straordinaria, è stato sfiduciato il presidente Vincenzo Cirillo. Al suo posto è subentrata Claudia Donnini

Nel darne notizia, il nuovo presidente dell’organismo, ha sottolineato che è la prima volta nella “storia del Comites che un presidente viene sfiduciato”. Ed ha spiegato che, “presa con ampia maggioranza”, la decisione è stata motivata da una “gestione poco accurata della contabilità, spese allocate in qualche caso in maniera arbitraria scavalcando la discussione in assemblea; decisioni prese in modo arbitrario senza l’avallo dell’assemblea, informando i consiglieri solo a fatti compiuti;

In una nota pubblicata sul sito del Comites i consiglieri “ringraziano Vincenzo Cirillo per il tempo e l’energia spesi per il Comites negli ultimi due anni e si congratulano con la nuova presidente, augurandole un mandato proficuo e ricco di soddisfazioni”.

La reazione del presidente uscente

Il presidente uscente ha reagito alla decisione dei Consiglieri del Comites offrendo su Facebook la sua versione dei fatti.

Vincenzo Cirillo, Presidente del Comites di Parigi
Vincenzo Cirillo

“Sfiduciato per troppo talento e creatività e per non aver accettato mai compromessi con l’opposizione – scrive Cirillo nel post datato 5 novembre, quando la sfiducia doveva ancora essere confermata nel corso dell’Assemblea Straordinaria -. Dall’inizio della mia gestione – aggiunge – sono stato subito accusato di volere fare troppo, ma non è il dovere di un eletto quello di produrre dei risultati visibili? Da quando ho assunto la presidenza del Comites di Parigi, nel giugno 2018, ho portato il Comites ad essere uno dei più performativi del mondo ed un esempio di funzionamento. Prima della mia gestione, il Comites viveva solo di finanziamenti di funzionamento, con me sono iniziati finanziamenti integrativi, progetti speciali.

E prosegue:

“Sotto la mia presidenza sono stati finanziati e realizzati ‘Progetto l’Italia del Pere Lachaise’ (Mappa cartacea, guida, applicazione e grande libro), il progetto si è rilevato un successo mondiale con presentazioni all’ambasciata d’Italia in Francia e Ambasciata di Francia in Italia, tournee in tutte le principali città italiane e qualche presentazione in Francia, interrotte a causa Covid. Un successo unanime – aggiunge ancora – le ‘Giornate Immigrazione Italiana’, cioè  due giornate in cui le vecchie generazioni incontrato le nuove, concerti, dibatti, e una con partita di calcio mista uomini e donne con immigrati e calciatori di serie A e B italiana immigrati anche loro. Due festival itineranti, il progetto ‘Un giorno per Tiziana’, uno a Parigi ed uno a Bourges, un vero successo popolare. Due eventi Comites nella Settimana della cucina italiana nel mondo nel 2018, ‘In vino veritas’ con degustazione di vini di tutta Italia, e nel 2019 ‘Un amore di mostarda’, incontro tra la mostarda di Dijon e quella di Reggio Emilia, tutti e due gli eventi a Dijon veri bagni di folla. Altri progetti finanziati sotto la mia presidenza sono ‘Forum delle associazioni Italiane’ e ‘Nuova Mobilità 1 e 2’: il primo ha già prodotto una relazione dettagliata sulla nuova mobilità presentata al Maeci pochi giorni fa; e poi ‘Guida Turistica Radici di ritorno’ traduzione francese (andrà in stampa nei prossimi giorni) e la trascrizione in braille e audio che sarà pronta in fine dicembre. Un altro progetto importante è il fumetto ‘L’Italia del Pere Lachaise. Il canto del gallo’ che è in corso di produzione, con disegni di Virginio Vona e storia – ha tenuto a precisare – del sottoscritto ceduta naturalmente a titolo gratuito. Altri progetti in corso sono ‘Radio Comites’ e uno da realizzare ‘Progetto Pac’, scambi Erasmus tra studenti di Parigi con quelli romani. Insomma, se la sfiducia viene confermata –  cosa che è poi avvenuta – lascio un Comites con i conti bancari pieni, tanti progetti finanziati in corso e tanti completati con successo. Tutti questi progetti – concludeva Cirillo – sono stati presentati da me al ministero e portano la mia firma”.

Redazione Madrid

 

 

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