Ristorante della Versilia ‘aperto’, cibo gratis ai bisognosi

Dal sito web del ristorante Pozzo di Bugia, a Seravezza; la tavola imbandida.
Dal sito web del ristorante Pozzo di Bugia, a Seravezza; la tavola imbandida.

FIRENZE. – Il ristorate è chiuso, come prevedono le regole per l’emergenza Covid nella Toscana regione ‘rossa’, ma la cucina non si ferma. Per un servizio di asporto particolare, a esclusivo beneficio di chi ha bisogno: offre pasti gratis che vengono ritirati dal ristorante o consegnati direttamente a casa grazie ai volontari che si sono fatti avanti.

E’ stato Gaio Giannelli, oste della trattoria Pozzo di Bugia, a Seravezza, in Versilia (Lucca), a decidere di tenere accesi i fornelli del suo ristorante per aiutare chi è stato travolto dalla crisi Coronavirus, ma anche per chi ha voglia di un pasto caldo preparato dal suo ristoratore di fiducia.

E non solo. Confermando la consegna di polli, conigli, maiali, e altre materie prime Giannelli vuole tutelare anche i suoi fornitori abituali. La sua storia, riportata oggi dalla stampa locale, è un segnale di ottimismo e solidarietà in un momento di difficoltà per molti cittadini anche nella ricca Versilia. “Ho pensato che qualcuno potrebbe aver bisogno – spiega Giannelli – e noi ci siamo, ecco tutto”.

Durante la prima ondata di Covid, il Pozzo di Bugia è stato una dei primi ristoranti della zona a puntare sull’asporto e ora, dopo un’estate andata bene, ha deciso di dedicarsi agli altri. Con il ristorante chiuso e i dipendenti in ferie, Giannelli lavora da solo e per questo sabato ha in programma duecento porzioni di pasta e patate.

“Sia chiaro – spiega – non potrò andare avanti chissà per quanto, ma quattro settimane di autonomia possiamo sostenerle”. L’idea è quella di preparare pasti economici della tradizione locale da mettere a disposizione di chiunque li voglia. “Chi vuole passa e porta via il pranzo, senza alcuna vergogna – racconta ancora Giannelli – Non mi interessa sapere il nome di chi arriva e neppure se è residente.

Ma non credo sia importante neppure sapere se la persona è in stato di disagio: sono benvenuti anche i miei abituali clienti, per recuperare quel rapporto di convivialità che è da sempre il mood del Pozzo di Bugia. In questo periodo di rigidi distanziamenti è una bella energia ritrovarsi”.