Il Boeing 737 Max torna a volare, via libera dalle autorità Usa

Un Boeing 737 Max in pista d'atteggio.
Boeing 737 max. Archivo

NEW YORK. – Il Boeing 737 Max può tornare a volare. Dopo due incidenti mortali che hanno causato la morte di 346 persone e uno stop di 20 mesi, le autorità americane danno il via libera al colosso dell’aviazione per far tornare nei cieli l’aereo. Un annuncio che comunque mette le ali a Boeing a Wall Street, dove arriva a guadagnare oltre il 7%, ma che non sgombra il campo da molte incognite, prima fra tutte la domanda.

La pandemia ha devastato l’industria dell’aviazione e fatto precipitare la domanda per l’acquisto di velivoli, rallentando le vendite di Boeing che si ritrova già con 450 aerei parcheggiati nei suoi campi di aviazione nello stato di Washington. E le prospettive per il settore aereo non sembrano destinate a migliorare a stretto giro, con i passeggeri che restano alla larga da aeroporti e viaggi per il Covid-19.

A complicare il quadro per Boeing c’è poi l’incognita dei danni reputazionali. La crisi del 737 Max ha eroso la fiducia in Boeing e danneggiato in modo pesante la sua reputazione. E ora anticipare la reazione dei clienti al ritorno in volo dell’areo non è facile né per Boeing né per le compagnie aeree che, già provate dalla crisi da pandemia, potrebbero non voler perdere clienti a causa del velivolo.

Il via libera delle autorità americane è, secondo alcuni osservatori, infatti un sollievo solo parziale in termini di sicurezza: in passato la Federal Aviation Administration aveva dato la sua autorizzazione al velivolo, poi protagonista di due incidenti.

Le autorità americane cercano di rassicurare sulle serietà dei controlli effettuati e delle modifiche richieste: “sono fiducioso al 100% sulla sicurezza” del 737 Max, dice Stephen Dickson, il numero uno della Federal Aviation Administration, sottolineando come durante il processo di revisione e autorizzazione i rapporti con Boeing sono stati rivisti e così come i rapporti di forza.

Se in precedenza, come emerso da varie indagini, era il colosso dell’aviaizone a dettare i tempi e i via libera ai suoi aerei con le autorità americane, ora la Faa spiega di aver ripreso il controllo capovolgendo la situazione. Le autorità americane hanno richiesto a Boeing di cambiare il software per il controllo di volo, il MCAS al centro dei due incidenti aerei mortali. E’ imposto inoltre l’obbligo di addestramento dei piloti tramite simulatori.

L’approvazione americana è accolta con scetticismo e critiche dalle famiglie delle vittime degli incidenti della Lion Air e dell’Ethiopian Airlines, che ritengono il velivolo ancora un aereo pericoloso e accusano le autorità di non aver fatto abbastanza. Boeing assicura che le “lezioni imparate” in questi mesi hanno “ridisegnato la società e concentrato ancora di più l’attenzione sulla sicurezza”.

“Onoreremo le vittime tenendoci strette le dure lezioni imparate da questo capitolo della nostra storia per assicurare che incidenti come questi non si ripetano”, assicura l’amminsitratore delegato di Boeing, David Calhoun. Dopo il via libera della Faa la parola sul 737 Max sta ora alle atre autorità dell’aviazione del mondo. Ci vorranno quindi ancora alcuni mesi prima dell’atteso ritorno nei cieli del 737 Max originariamente considerato il gioiellino di casa Boeing prima di diventare il maggiore scandalo della sua storia.