“Café Gijón”, 10 anni fa il primo Mondiale della “Furia Rossa”

MADRID –  Sono già trascorsi 10 anni. Chi non ricorda que lontano luglio del 2010? Il Sudafrica ospita il mondiale di Calcio. L’Italia, campione del mondo in carica, esce al primo turno dopo aver perso con la Slovacchia. Risultato finale 2-3. Gli azzurri, nelle partite precedenti aveva racimolato appena 2 punti. Un’uscita di scena senza onore. La Spagna, dal canto suo, inizia l’avventura mondiale col “piede storto”. Nella prima partita, avversaria la Svizzera, rimedia una sconfitta. Poi, colleziona solo successi. In finale affronta i Paesi Bassi, l’Olanda. È una partita avvincente. Il gol che darà il trionfo finale alla Spagna, ed anche il Mondiale, arriva ai tempi supplementari. Firma Andrés Iniesta. E così vince il primo mondiale della sua storia calcistica.

Café Gijón, Del Bosque
Del Bosque, técnico delle “Furie Rosse” del 2010, nel corso della commemorazione dei 10 anni dal primo Mondiale conquistato dalla Spagna

“Café Gijón”, il celebre locale punto d’incontro dell’intellettualità “madrileña” fondato il 15 maggio del 1888, ha voluto ricordare la storica data con una emotiva cerimonia in cui l’invitato d’onore non poteva che essere il Direttore Tecnico che costruì il miracolo delle “Furie Rosse”: Vicente del Bosque. Tra i tanti invitati anche il Sindaco di Madrid, José Luis Almeida.

Nel suo breve intervento, Del Bosque, con l’umiltà che lo ha sempre caratterizzato, ha sottolineato, riferendosi all’attuale undici spagnolo, che “ è ben assemblato, ha ottimi giocatori ed eccellenti club”, quindi, “non ci sono motivi per temere il futuro, al contrario ci sono ragioni per essere ottimisti”.

Roberto Gómez, un giornalista di “razza”

L’occasione è stata anche propizia per rendere omaggio al noto giornalista Roberto Gómez, da anni analista sportivo del quotidiano “Marca”. Una sua fotografia, infatti, ora accompagna i ritratti di emblematici personaggi dell’arte e della letteratura.

– Sono sbigottito – ha detto Gómez nel ringraziare tutti i presenti per la loro presenza e in particolare i proprietari del Gafé Gijón -. Ho sempre sognato con essere giornalista. E stare al lato di Paco Rabal, Fernando Fernán-Gómez o Rafael Alberti… Non so che dire…

Dal canto suo, Enrique Cerezo, presidente del Atletico Madrid, ha commentato:

– In questo Caffè sono state scritte pagine di storia; di ciò che è accaduto nel paese negli ultimi 100 anni. Non c’è luogo migliore per commemorare il decimo anniversario del primo Campionato Mondiale conquistato dalla Spagna, con un Direttore Tecnico eccezionale, grande professionista e meravigliosa persona.

Da sottolineare che nel “Café Gijón” sono stati protagonisti di irripetibili “tertulias” personalità della politica, della letteratura e dell’arte in generale. Tra questi, Federico García Lorca, Dalí, Buñuel, Ignacio Sanchez Mejías, Ruben Darío, Rafael “El Gayo”, Ramón Gómez de la Serna, Benlliure, Soroya, Eugenio D´ors, Jardiel Poncela, Pedro Muñoz Seca, Arniches. Café Gijópn è stato anche luogo d’incontro di pittrici che hanno rotto con i convenzionalismi della loro epoca come Maruja Mallo, María Blanchar, Celia Gámez. E delle prime scrittrici “tertulianas” anticonformiste come Mercedes Fornica, Carmen de Mora, Angelina Gatell, Adelaida Las Santas, Elena soriano.

Il ritratto di “Goyo” nel “Café Gijón”

Nel corso della suggestiva cerimonia, il noto artista Manuel De La Mata ha donato a “Café Girón” un ritratto di Goyo Escamilla che è stato immediatamente collocato in una delle pareti. Nel 1998, Gregorio Escamilla Sacedo, scomparso appena un anno fa’, acquistò il noto café trasformandolo in un gioiello della famiglia.

– Il ritratto – ha spiegato l’artista – ha alcune particolarità. Ci raffigura “Goyo” giovane, pieno di energia. E i suoi occhi sono stati dipinti in modo tale che il cliente, non importa in quale angolo del Caffè stia, si senta osservato.

Le opere di Manuel de la Mata si caratterizzano per vitalità ed esuberanza dei colori. L’artista, nei suoi dipinti, riesce a trasmettere felicità, allegria e ottimismo.

Ha chiuso la semplice, ma emotiva, cerimonia il Sindaco di Madrid, José Luis Martínez-Almeida. Con la facilità di parola che lo ha sempre caratterizzato, il Sindaco ha espresso la propria soddisfazione per la commemorazione di una data significativa per la storia del calcio spagnolo. Ha avuto parole di elogio sia per il Direttore Tecnico, Vicente Del Bosque, sia per Roberto Gómez, entrato nella storia del “Café Gijón”. In quanto al paradigmatico locale, simbolo della Madrid intellettuale, si è rallegrato con la famiglia Escamilla, attuale proprietaria, per la perseveranza con cui, anche in questo momento particolarmente difficile, s’impegna a mantenere viva una pagina di storia della capitale spagnola.

Café Gijón, José Luis Martínez-Almeida si rivolge ai presenti
José Luis Martínez-Almeida si rivolge ai presenti

Redazione Madrid

 

 

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