Si dava malato per dedicarsi ai balli caraibici

Balli durante il "III Encuentro Internacional de la Rumba" a L'Havana, Cuba
Balli durante il "III Encuentro Internacional de la Rumba" a L'Havana, Cuba. EPA/Str

SPEZIA. – Al lavoro in ufficio preferiva la sala da ballo e i ritmi latini, tanto da esibire a ripetizione certificati medici che attestassero la propria indisposizione per evitare l’impiego e dedicarsi a salsa e merengue nei locali di mezza Italia. È andata avanti così per anni, fino a che i carabinieri non lo hanno smascherato, dapprima fingendosi suoi fan per documentare gli illeciti, e poi denunciandolo una volta chiuso il cerchio delle indagini.

Protagonista della vicenda, un trentenne spezzino assistente del Ministero della Difesa, dipendente civile dell’Arsenale militare marittimo della Spezia, per il quale la Procura della Spezia ha chiesto il rinvio a giudizio contestando la truffa aggravata continuata ai danni dello Stato.

Le indagini, condotte dal comando dei carabinieri per la Marina militare, hanno permesso di accertare il modus operandi dell’impiegato, che pur di dedicarsi alla sua passione era riuscito a farsi rilasciare da vari medici i certificati che attestavano dolori tali da non permettergli lo svolgimento di alcuna mansione lavorativa, e grazie ai quali riusciva a giustificare la propria assenza dal lavoro.

Una ventina gli episodi documentati dagli inquirenti, secondo i quali l’uomo proprio grazie all’escamotage sarebbe riuscito a partecipare a stage, show e persino a numerosi concorsi di ballo, organizzati in numerose sale da ballo situate in Liguria, Emilia Romagna, Lombardia, Campania e Puglia: agli atti, anche la partecipazione ad alcune delle più importanti manifestazioni di settore, “The Next Generation Congress” e il “World Salsa Meeting” svoltisi nel 2018 e nel 2019 a Milano, cui il trentenne aveva preso parte benché formalmente si trovasse in convalescenza.

Non solo: secondo gli investigatori dell’Arma, l’uomo si sarebbe dato per malato al lavoro anche per svolgere il ruolo di istruttore ai corsi di ballo caraibico organizzati in un centro fitness di Parma. Un’indagine durata mesi che ha portato gli investigatori anche a partecipare alle serate di ballo per documentare gli illeciti dell’assistente del ministero della Difesa: in una di queste, uno degli investigatori era riuscito a scattarsi come detto un selfie con lui, spacciandosi come ammiratore del ballerino.

Le verifiche hanno permesso di accertare l’indebita percezione da parte dell’impiegato civile della Base navale della Spezia di circa 7mila euro di indennità di malattia. Al procedimento penale avviato dalla Procura, il Ministero della Difesa ha dato corso in parallelo al procedimento disciplinare interno.

Solo poche settimane fa, un caso analogo aveva scosso la stessa base navale spezzina: un sottufficiale della Marina, imbarcato su una nave di stanza alla Spezia, era stato condannato dalla Corte dei Conti ligure a risarcire danni patrimoniali e di immagine alla Marina perché accusato di aver utilizzato la licenza concessa per una presunta lombalgia acuta, per fare l’istruttore di balli caraibici.