Antitrust avvia un’indagine sul franchising Benetton

Esterno del negozio Benetton in zona San Giovanni, Roma
Esterno del negozio Benetton in zona San Giovanni, Roma, 2 febbraio 2012. ANSA / FABIO CAMPANA

ROMA. – L’ Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un’istruttoria nei confronti del gruppo Benetton (con a capo la holding Benetton S.r.l.) ipotizzando un abuso di dipendenza economica riguardo a due contratti di franchising stipulati con un rivenditore indipendente di prodotti a marchio Benetton.

Ma il Gruppo respinge il rilievo sollevato dall’Autorità e rivendica la propria “estraneità a qualsiasi pratica commerciale riconducibile all’abuso così come a qualsiasi attività illecita o scorretta nella gestione del rapporto con i suoi clienti/retailer”. E a sua difesa ricorda che “la magistratura ordinaria ha già avuto modo di accertare la correttezza del Gruppo e il suo rigoroso rispetto della normativa”.

Secondo l’ Autorità “alcune clausole contrattuali” consentirebbero a Benetton “di incidere su scelte strategiche del rivenditore, quali la definizione delle proposte e/o degli ordini di acquisto, non solo in termini di tempistica, ma anche di quantitativi. In tal modo, Benetton potrebbe avere condizionato in maniera significativa l’attività economica del franchisee, al quale sarebbe di fatto impedito di gestire in autonomia la propria attività commerciale”.

Il caso assume particolare importanza per l’Authority dal momento che “il Gruppo Benetton detiene una posizione di sicuro rilievo nel mercato dell’abbigliamento” e dunque “è rilevante non solo sul piano del singolo rapporto contrattuale, ma anche per la tutela della concorrenza e del mercato”.

Il 24 novembre 2020 l’Agcm ha condotto ispezioni nelle sedi di Benetton S.r.l. e Benetton Group S.r.l. avvalendosi della collaborazione dei militari della Guardia di Finanza. In particolare è stato rilevato che “sul piano della dipendenza economica, Benetton avrebbe imposto al rivenditore di mantenere una struttura di vendita e un’organizzazione commerciale disegnata sulle sue esigenze” garantendosi “contrattualmente la possibilità di fissare regole e parametri organizzativi idonei a irrigidire la struttura aziendale del franchisee”.

La replica di Benetton mette in evidenza che “la magistratura ordinaria ha già avuto modo di accertare la correttezza del Gruppo e il suo rigoroso rispetto della normativa, così come accaduto in situazioni analoghe anche con riferimento all’istituto dell’abuso di dipendenza economica” e tenuto conto dell’ampia “documentazione già passata al vaglio dell’autorità giudiziaria, e l’esito favorevole dei relativi giudizi” il Gruppo Benetton confida “di provare con esaustiva chiarezza anche all’Agcm la propria posizione di assoluta legittimità e correttezza”.

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