WikiLeaks: compagna di Assange twitta a Tump, invoca grazia

(ANSA) – LONDRA, 26 NOV – La compagna di Julian Assange, madre dei due figli concepiti durante gli anni trascorsi da rifugiato dal fondatore di WikiLeaks nella sede dell’ambasciata dell’Ecuador a Londra, ha indirizzato oggi un tweet a Donald Trump per sollecitare la grazia nei confronti dell’attivista australiano, che si trova nel carcere britannico di Belmarsh in attesa di giudizio sulla controversa istanza di estradizione presentata dalle autorità Usa. Nel tweet, a cui è allegata una foto che ritrae i due figli della coppia, Max e Gabriel, Stella Moris, avvocato sudafricano specializzata nei diritti umani e già consigliera legale di Assange, ha invocato per la prima volta in forma pubblica un ipotetico provvedimento di clemenza per il 48enne australiano. “Questi sono i figli di Julian, Max e Gabriel. Hanno bisogno del padre. La nostra famiglia ha bisogno di essere riunita. La scongiuro, lo riporti a casa per Natale”, ha scritto la donna al presidente uscente, che nel giorno del Ringraziamento ha concesso il perdono presidenziale a Michael Flynn, ex consigliere per la sicurezza nazionale, condannato a suo tempo per le presunte bugie dette all’Fbi nelle indagini del cosiddetto Russiagate sui suoi rapporti con Serghiei Kisliak, già ambasciatore di Mosca a Washington. Assange è inseguito dagli Usa da anni, oggetto di una caccia portata avanti da amministrazioni sia repubblicane sia democratiche fin da quando WikiLeaks diffuse – con la collaborazione di prestigiose testate giornalistiche internazionali – montagne d’imbarazzanti documenti riservati fatti filtrare dagli archivi d’oltreoceano e relativi fra l’altro a crimini di guerra commessi in Afghanistan e in Iraq. Il primo verdetto britannico sulla sua estradizione è previsto a inizio gennaio e l’attesa generale è che le autorità giudiziarie e politiche di Londra si pieghino alla fine al grande alleato americano. (ANSA).