NAPOLI. – Sotto gli occhi di Diego Maradona, la cui immagine campeggia sui due maxischermi dello stadio che a breve prenderà il suo nome, il Napoli batte il Rijeka e fa un bel passo avanti verso la qualificazione ai sedicesimi di finale di Europa League, grazie anche al pareggio tra Az Alkmaar e Real Sociedad che lancia gli azzurri da soli in testa alla classifica con due lunghezze di vantaggio sulle avversarie.
I calciatori partenopei e anche Gattuso scendono in campo con la maglia del campione argentino sulle spalle che si sfilano soltanto pochi istanti prima dell’inizio della gara mentre si sentono provenire dall’esterno dello stadio i cori dei tifosi che ricordano il loro idolo argentino. Un minuto di silenzio commovente per il pibe de oro prima del via. La partita non è facile da indirizzare nel verso giusto.
Gattuso schiera molte seconde linee e tiene in panchina Lozano, Mertens, Insigne e Ruiz. I croati si piazzano in campo con un 5-4-1, uno schieramento che la dice lunghe sul tipo di tattica che ha in mente il suo allenatore Rozman.
Insomma, come e più di quanto avevano fatto in occasione della gara d’andata in cui il Napoli era stato messo in grande difficoltà, gli ospiti si piazzano tutti dietro la linea della palla e cercano di capitalizzare al massimo in contropiede, quando se ne offre la possibilità.
La tattica scelta dal tecnico dei croati dà i suoi frutti nel primo tempo. Il Napoli sbatte la testa contro il muro umano costruito davanti alla porta di Nevistic e crea solo un paio di occasioni da gol, con un tiro dalla distanza di Demme e una conclusione di Politano deviata da Nevistic.
I programmi di Rozman, però, vengono meno al 40′ quando Zielinski trova un buco nel quale infilarsi sulla sinistra. Il polacco piazza il pallone davanti alla porta e Politano, anticipando Anastasio, la devia in fondo alla rete.
Nel secondo tempo la situazione tattica non cambia anche perché i croati, arrivati a Napoli senza diversi titolari bloccati dal Covid, non hanno molte alternative tattiche. Lo scenario muta quando Gattuso manda in campo Insigne, Mertens e Lozano.
Al 29′ Insigne lancia in profondità Lozano. Il messicano ferma il pallone e insacca sull’uscita del portiere. Il Napoli porta a casa una vittoria non esaltante ma preziosa che potrà essere determinante nella lotta per la qualificazione al turno successivo di Europa League. Lo fa con Maradona nel cuore.