Serie A: Napoli-Roma per Diego, l’Inter trema

I giocatori del Napoli in campo prima della partita di Europa League contro il Rejika con il n.10 e il nome di Maradona.
I giocatori del Napoli in campo prima della partita di Europa League contro il Rejika con il n.10 e il nome di Maradona. ANSA / CIRO FUSCO

ROMA. – Le immortali prodezze di Maradona rivivono vivide nel cuore degli amanti del calcio e un pensiero struggente accompagnerà la prima giornata della serie A dopo lo choc del suo addio. Tutti gli spettatori lo avrebbero omaggiato e sarà ancora più desolante il silenzio degli stadi senza pubblico, soprattutto di quello che porterà il suo nome e che domenica ospiterà la sfida clou tra il suo Napoli e la Roma.

Sottoclou del programma sono Sassuolo-Inter, Milan-Fiorentina e Atalanta-Verona, quindi sarà un turno sulla carta favorevole alla rincorsa di Juve e Lazio, che hanno avversari meno titolati, ma tutt’altro che arrendevoli, come Benevento e Udinese.

Ma a rischiare di più sarà l’Inter di un Conte che scherza sul ‘panettone’ da mangiare a Natale e incassa la fiducia del club. “Ha le qualità per riportare l’Inter a livelli top” le parole di Stevan Zhang. La Champions è ormai una chimera e la squadra, che ha pure tante potenzialità però non decolla. Tradito da Vidal, l’acquisto fortemente voluto, sa comunque di non potersi più permettere errori. La vittoria in rimonta col Toro è lo specchio di un malessere. I reparti non si saldano, Lukaku non può fare tutto da solo.

Il Sassuolo è al momento il peggiore cliente possibile: ha talento, entusiasmo e un pizzico di fortuna, che De Zerbi merita coi suoi giocolieri Berardi e Boga, la classe di Locatelli, il fiuto del recuperato Caputo. Se vince, il Sassuolo sogna in grande e l’Inter sprofonda.

Il match clou è comunque Napoli-Roma. Insigne, Mertens e i tre ‘vecchietti’ dell’attacco ospite faranno a gara per omaggiare Maradona con giocate sopraffine. I partenopei dovranno reagire alle strigliate di Gattuso, ma hanno soluzioni varie di ottima qualità.

La Roma vive un momento magico, Fonseca ha creato una squadra compatta che sa sopperire ad assenze plurime con schemi collaudati, rabbia agonistica e spunti individuali, col vantaggio di avere recuperato gran parte dei titolari. Per gli imbattuti romanisti (0-3 a tavolino a parte) è l’esame di maturità, per il Napoli la possibilità di rilanciarsi in zona Champions.

Solo in apparenza sembra un turno facile per il Milan capolista. La Fiorentina ha qualità ma ha un assetto da fortificare. Prandelli, che recupera Ribery, spera di risalire la classifica anche perché il Milan, che non ha entusiasmato a Lilla, paga il forfait di Ibra e deve dimostrare di essere competitivo comunque. Molto atteso il contributo del recuperato Rebic.

Anche la Juve è alterna, vive il difficile momento di Dybala ma si esalta con Morata, degno compagno di reparto dell’inossidabile Ronaldo. Ma la difesa ha parecchi assenti e il Benevento di Inzaghi quando imbrocca la gara sa essere spietato. Pronostico indirizzato, ma Lapadula, Insigne e Caprari sono ostacoli da non sottovalutare.

Dopo l’entusiasmante impresa di Liverpool, col rilancio di Ilicic, l’Atalanta ha un esame duro col Verona di Juric, che non sempre perdera colpendo quattro pali. La Champions è tornata contendibile e bisognerà vedere quanto conteranno le energie mentali spese e da spendere. Gasp rilancia Muriel e Zapata, ma i veneti daranno battaglia.

La Lazio ha padronanza di sé, ha recuperato i suoi fari, é vicina agli ottavi di Champions ed è favorita su un’Udinese che vale però più dei 7 punti in classifica, con la classe di De Paul e la fisicità di Okaka. Un po’ come il bistrattato Toro di Giampaolo, in evidente miglioramento ma coi risultati che continuano a latitare. Zaza e Belotti sfidano la Samp di Quagliarella e Ramirez, sotto choc per il derby in rimonta perso in Coppa Italia.

Il Genoa, rilanciato da Scamacca, vuole approfittare di un Parma fuori fase per risalire, ma se perde Liverani potrebbe già avere problemi. Promette spettacolo anche la sfida tra il bel Cagliari di Di Francesco, che ha perso per covid Godin, Simeone e Nandez, e lo Spezia di Italiano, che continua a stupire per la maturità dimostrata.

L’unica matricola in evidente difficoltà è il Crotone di Stroppa, che gioca in casa di un Bologna discontinuo (in pochi giorni dagli altari con la Samp alla polvere con lo Spezia). In attesa del nuovo capitolo delle coppe, un turno di tutto rilievo, da onorare nel segno di Maradona, il genio del pallone che non verrà mai dimenticato.

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