Biden svela la squadra economica, arriva zar del Covid

Il presidente eletto Joe Biden si rivolge agli americani durante il Thanksgiving
Il presidente eletto Joe Biden si rivolge agli americani durante il Thanksgiving. Immagine d'archivio. (Photo by Chandan KHANNA / AFP)

WASHINGTON. – Settimana decisiva per il futuro governo di Joe Biden. Ufficializzato il team che si occuperà di politica estera e sicurezza, il presidente eletto degli Stati Uniti è pronto ad annunciare nei prossimi giorni la sua squadra economica, indicando chi alla Casa Bianca e nell’esecutivo affiancherà l’azione del segretario al Tesoro Janet Yellen.

Restano invece ancora da sciogliere i nodi della Giustizia, del Pentagono e della Cia. Mentre è in arrivo uno ‘zar del Covid’ che avrà il compito di coordinare e supervisionare la lotta alla pandemia, compresa la sfida della distribuzione del vaccino. L’obiettivo è avere un quadro il più completo possibile delle nomine per il 14 dicembre, giorno in cui il collegio dei grandi elettori voterà formalmente l’elezione del nuovo presidente.

Così mentre Donald Trump nella sua prima uscita da Washington dopo le elezioni si è riunito con la famiglia a Camp David per passare il weekend del Thanksgiving, Biden nella sua dimora di Wilmington è alle prese con decine di telefonate e di collegamenti via Zoom, nel tentativo di mettere ogni casella al suo posto.

Compito tutt’altro che facile, dovendo fare i conti con le pressioni dell’ala progressista dei democratici e con la necessità di rispettare il suo impegno di un governo che sia “lo specchio dell’America”, con una presenza senza precedenti di donne ed esponenti delle minoranze afroamericana e ispanica.

LA ‘WAR ROOM’ ECONOMICA. Mercoledì dovrebbe essere il giorno della formalizzazione dell’attesissima nomina di JANET YELLEN al Tesoro, già accolta con grande favore dai mercati. Ancora incerto, invece, il nome del futuro consigliere economico della Casa Bianca: in pole position nelle ultime ore il giovane economista BRIAN DEESE, 42 anni, già vice consigliere economico di Barack Obama cha aiutò in particolare nel salvataggio del settore dell’auto dopo la crisi del 2007-2008.

Ma il suo attuale ruolo manageriale in BlackRock, la più grande società di investimento al mondo, lo rende inviso alla sinistra dem. Così si fa anche il nome di ROGER FERGUSON, economista afroamericano che è stato ex vice presidente della Fed. Tra le altre poltrone da assegnare quella del rappresentante Usa al commercio, cruciale soprattutto nelle future trattative con la Cina, e quelle dei segretari al commercio e all’agricoltura.

LA LOTTA AL COVID. Salvo clamorose sorprese il ruolo di punta sarà ricoperto da JEFFREY ZIENTS, l’ex consigliere economico di Obama. Sarà lui lo ‘zar’ che dovrà formare un asse decisivo con chi combatte sul campo contro la pandemia, a cominciare dal numero uno dell’Istituto per le malattie infettive, il virologo ANTHONY FAUCI.

UNA SVOLTA AL PENTAGONO. Il nome che Biden vorrebbe come segretario alla Difesa è quello di MICHELE FLOURNOY, che diventerebbe la prima donna della storia a capo del Dipartimento. Anche lei si è fatta le ossa con Clinton ed Obama. Ma anche lei è finita nel mirino dei progressisti non solo per essere considerata un ‘falco’, ma anche per aver lavorato in società di consulenza che hanno fatto affari con militari e governi stranieri. Un aspetto che potrebbe creare ostacoli alla sua conferma in Senato. In alternativa si fa il nome di un’altra donna, ELIZABETH RANDALL, ex vice ministro dell’energia, ma anche quello di JEH JOHNSON, ex ministro della sicurezza nazionale di Obama.

I DUBBI SU GIUSTIZIA E CIA. Il nome che spicca su tutti per l’agenzia degli 007 è quello di THOMAS DONILON, ex consigliere per la sicurezza nazionale di Obama. Ma in lizza c’è anche il nome di SUE GORDON, ex vice capo dell’intelligence cacciata via a suo tempo da Donald Trump. In pole per la giustizia ci sono due donne dell’ex amministrazione Obama: SALLY YATES, ex vice guardasigilli, e LISA MONACO, ex zarina antiterrorismo. Caldo anche il nome dell’ex Cia MICHAEL MORELL.

(di Ugo Caltagirone/ANSA)