Natale: il 15% di italiani rinuncerà a festeggiare

Vetrine a tema Natalizio e sconti particolari per incentivare lo shopping in tempo di lockdown
Vetrine a tema Natalizio e sconti particolari per incentivare lo shopping in tempo di lockdown, Milano 17 novembre 2020. Ansa/ Paolo Salmoirago

ROMA. – La parola d’ordine degli italiani per il periodo Natalizio è prudenza, tanto che il 15% rinuncerà del tutto a festeggiare, mentre la maggioranza intende limitare i pranzi e le cene al proprio nucleo familiare oppure a una cerchia molto ristretta di parenti, comunque con un massimo di 8 persone.

Sulle ipotesi di un allentamento delle misure e parziali riaperture per le festività gli italiani si mostrano piuttosto perplessi. Soltanto il 21% auspica che le restrizioni vengano attenuate, mentre 3 italiani su 10 vorrebbero restrizioni più forti e il 44% spinge quantomeno per un mantenimento delle regole in vigore. A soffrire delle restrizioni saranno mediamente più i giovani degli anziani.

E’ quanto emerge dal sondaggio settimanale della Swg “Radar. Niente sarà più come prima #Covidisruption” compiuto tra il 23 ed il 29 novembre. Per le decisioni inerenti alle misure di sicurezza che il Governo dovrà prendere per il periodo a ridosso del Natale, secondo il 21% degli intervistati sarebbe opportuno allentare le misure per consentire almeno in parte di fare acquisti e alle famiglie di riunirsi (percentuale che sale al 33% tra gli over 64); per il 44% sarebbe opportuno mantenere le attuali misure finché la situazione epidemiologica non vedrà un sensibile miglioramento; per il 29% sarebbe opportuno imporre misure ancora più restrittive perché il periodo natalizio comporta rischi elevati (17% nord-ovest; 36% nord-est; 29% centro; 33% sud; 42% isole), mentre il 6% risponde non saprei.

Gli italiani appaiono cauti sulle riaperture a dicembre: dei negozi nelle zone rosse per il 56% non è opportuno; delle scuole superiori per il 59% non è opportuno; dei centri commerciali nei week end per il 65% non è opportuno; per gli spostamenti tra Regioni per il 67% non è opportuno; per i ristoranti fino a tarda sera per il 69% non è opportuno; infine ben il 78% non ritiene opportuno la riapertura delle piste da sci.

A prescindere dalla misure che saranno in vigore, quasi la metà degli italiani, il 46% prevede pranzi e cene natalizie solo con i propri conviventi; il 30% pranzi o cene con una cerchia più ristretta del solito; il 15% eviterà del tutto pranzi e cene; solo il 4% prevede pranzi o cene con amici e parenti come gli altri anni, mentre un 5% non risponde.

La maggior parte degli italiani sostiene che per pranzi e cene di Natale saranno al massimo in 8, ma per 1 su 4 non ha senso porre limitazioni per l’impossibilità di fare controlli. Infatti il 43% ritiene che dovrebbero esserci un numero limitato di persone 6 al massimo 8. Per il 26% non ha senso mettere limitazioni perché è impossibile fare controlli; per il 19% pranzi e cene dovrebbero essere vietati del tutto; per il 7% consentiti senza limitazioni, mentre il 5% risponde non saprei.

Alla domanda “se nel periodo natalizio rimanessero in vigore rigide misure di restrizione per spostamenti, chiusure di negozi e feste in casa, per lei sarebbe” non avrebbe nessun particolare problema il 39% , percentuale che sale al 45 tra gli over 64; sarebbe difficile da sopportare ma non un dramma per il 43%, un duro colpo per il 13% che sale al 21% tra coloro che hanno tra i 25 anni ed i 34 anni. Il 5% non sa rispondere.

Lascia un commento