Champions: Atalanta pari sofferto, il Midtjylland la fa tremare

Tribune vuote nello stadio di Bergamo durante la partita di Coopa Uefa Atalanta- Midtjylland nel dicembre 2020.
Tribune vuote nello stadio di Bergamo durante la partita di Coopa Uefa Atalanta- Midtjylland nel dicembre 2020. ANSA/PAOLO MAGNI

ROMA. – La quaterna dell’andata, il 21 ottobre, col senno di poi, s’è rivelata bugiarda per il match sulla carta più facile possibile. Sotto di un gol a freddo per un match in salita, poi Romero usa la testa per raddrizzarlo, rispondendo a Scholz in una sfida nella sfida tra difensori.

Il Midtjylland si rivela tutt’altro che il materasso del Girone D e strappa il primo punticino alla penultima partita, sul terreno di Bergamo: per vedere gli ottavi all’Atalanta basterà non perdere in casa dell’Ajax il 9 dicembre per rimanere al secondo posto con una sola lunghezza (8 a 7) di vantaggio.

I danesi difendono a cinque e ripartono: gli ospiti partono a tutta e al 13′ sono già avanti, con uno schema da punizione laborioso di Dreyer dalla trequarti sinistra, con seconda palla rimessa in area da Andersson per la sponda di petto di Kaba, spalle alla porta. Il destro potente al volo di Scholz mette tutti d’accordo e si insacca un metro sotto la traversa.

Ancora un tris e c’è la svettata potente, ma non pericolosa (16′) di Romero, accarezzata dal controcross dalla destra di Freuler sull’onda lunga del primo corner della serata, poi la partita s’addormenta fino alla mezz’ora, quando Mabil telefona la punizione guadagnata da Kaba (entrataccia da giallo di Djimsiti).

La coppia colombiana Muriel-Duvan non sembra lucidissima: il primo al 39′, servito da Pessina, prova qualcosa a metà fra cross e scavetto defilato sul lato corto; il centravanti (42′) pescato dal capitano argentino sgancia un mancino fiacco.

Nella ripresa entra Josip Ilicic per Gomez e subito ci prova (3′) con quello che in realtà è un traversone basso uscitogli male da destra sull’angolo conquistato dopo lo scambio con Freuler. I bergamaschi sembrano spenti e senza idee, rischiando pure il raddoppio (18′) quando il colpo dello scorpione alla Ibra di Kaba (tacco in acrobazia arpionandola spalle alla porta) finisce sulla traversa dopo la sponda di Hoegh sul tiro dalla bandierina sinistra di Dreyer.

Al 23′ dentro Toloi, De Roon e Diallo (esordio nella competizione) per Palomino, Freuler e Muriel, ma per adesso non si va oltre una punizione conquistata da Ilicic che sbatte sulla barriera e una conclusione sbilanciata alle stelle di Gosens (27′) chiamatagli da Zapata (27′). Un poker d’orologio e sul filtrante di Ilicic è Hansen a calare la saracinesca sul 2002 ivoriano prima del tap-in ben oltre il montante dello smarcatissimo cafetero.

Subito dopo è di nuovo Diallo a crearsi la chance di destro a giro paratagli dall’estremo ospite, quindi il sospirato 1-1 di Romero (34′) che gira di testa nel sacco sotto il sette la scodellata di Hateboer dall’out destro. Il forcing nel finale è più veemente del resto della sfida e, a una cinquina dal 90′, Hoegh, di schiena, salva in corner su un Duvan Zapata, oltremodo pasticcione in combinazione col diciottenne, cui si aggiunge Ruggeri al posto di Gosens.

Prima dei 5′ di recupero Andersson non indovina il flipper su azione d’angolo, quindi la torsione in tuffo dell’autore del pari su cross di Ruggeri: sfera alta, esame rimandato ad Amsterdam, dove la squadra di Gasperini si giocherà tutto.

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