Champions Real a rischio, vacilla la panchina di Zidane

Il Real conquista la Liga campione per la 34/a volta
Il Real conquista la Liga campione per la 34/a volta. EPA/Rodrigo Jimenez

ROMA. – E se il Real Madrid restasse fuori dagli ottavi di Champions? Dopo il 2-0 subito contro lo Shakhtar l’ipotesi non è poi così campata in aria, nemmeno per la squadra che dal 1997 ha inanellato 23 qualificazioni consecutive. Quando manca un turno alla fine della fase a gironi il gruppo B è il più incerto. Anche l’Inter, ultima a 5 punti, resta aggrappata alla promozione.

La dirigenza del Real (a 7, come gli ucraini) vuole credere alla possibilità di andare avanti. Se la giocherà il 9 dicembre a Madrid. Deve battere il Borussia Mönchengladbach (leader con 8 punti). La posizione di Zinedine Zidane però ora è meno salda, nonostante le tre Champions vinte sulla panchina delle merengue (2016-2018).

Il ko di Kiev, il quinto in appena 16 partite in questa stagione, ha lasciato il segno. L’alleatore ed i giocatori si confronteranno domani, a Valdebebas, sulla crisi di risultati, dopo la giornata di riposo utile a smaltire il rientro dall’Ucraina nel cuore della scorsa notte.

Intanto, sul futuro del tecnico francese, la stampa spagnola è divisa. Secondo ‘Marca’, pur con il rispetto dovuto a Zizou e nella consapevolezza che gestire l’esonero di una figura molto amata dai tifosi non sarebbe facile, due nomi sono già sulla lista dei possibili sostituti: sono quelli di Mauricio Pochettino, il favorito, e Raúl González, storico ex, ora alla guida del Castilla, seconda squadra della Casa Blanca.

L’argentino è ritenuto la figura ideale, mentre Raul appare ancora acerbo per un incarico così impegnativo. ‘Mundo Deportivo’ parla addirittura di ‘ultimatum’ al tecnico, che si giocherebbe tutto contro i tedeschi, con il presidente Florentino Perez pronto all’esonero in caso di eliminazione.

Vede invece uno Zidane saldamente al suo posto ‘As’, citando fonti interne al club. Secondo queste il tema del cambio di allenatore non è all’ordine del giorno del Cda pomerdiano. Il francese, oltre alla sua storia nel club, potrebbe vantare diverse attenuanti. Dagli infortuni (ai box protagonisti come Hazard, Valverde, Carvajal e Ramos) all’incidenza del Covid sulla rosa (con 11 casi accertati finora).

Eventi imponderabili, si sottolinea, che non possono essergli imputati. Certo è che Zidane, sotto contratto fino al 2022, ha già detto di non avere alcuna intenzione di dimettersi. Se vorrà sbarazzarsene, la società dovrà prendersi la responsabilità di accompagnarlo alla porta.

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