Champions: Lazio, a Dortmund è una vittoria mancata

il capitano della Lazio Ciro Immobile in azione durante la partita contro il Borussia Dortmund.
Il capitano della Lazio Ciro Immobile in azione durante la partita contro il Borussia Dortmund. EPA/FRIEDEMANN VOGEL / POOL

ROMA. – E’ una Lazio bifronte, che gioca male e perde meritatamente contro l’Udinese e poi, appena tre giorni dopo, si riscatta e sfiora la vittoria in casa del Borussia osso duro per chiunque anche adesso che, causa Covid, gioca senza la spinta del suo pubblico autentico dodicesimo uomo in campo. C

ontro un Dortmund privo della stella Haaland, fermato da un problema all’anca e con tre ‘millennial’ in campo dall’inizio (il ventenne spagnolo Morey, il 18enne statunitense Reyna e il 17enne inglese Bellingham), la squadra di Simone Inzaghi esce dal campo con un 1-1 che non le vale il primato nel girone F della Champions, ma la proietta comunque verso gli ottavi di finale, raggiunti dai tedeschi con un turno di anticipo.

Ai laziali basterà un punto nel match in casa fra sei giorni contro il Bruges, che oggi ha strapazzato lo Zenit, e la qualificazione, traguardo del resto alla portata di una squadra, quella biancoceleste, lunatica ed incostante ma con valori tecnici certi, come si è visto anche questa sera, e in particolare nel secondo tempo.

La Lazio avrebbe meritato qualcosa in più del pari, e ha mostrato carattere dopo essere stata punita immeritatamente alla fine del primo tempo dal gol di Guerreiro. Ottima la prova di Immobile, ex probabilmente con motivazioni particolari per questa sfida e a segno, su rigore, anche questa volta, e decisivo l’ingresso di Lazzari nella ripresa.

Bene anche l’altro subentrato Pereira mentre Caceido stava per lasciare il segno nel finale anche questa volta, ma Witsel ha evitato la beffa al Borussia. Anche Burki ha fatto la sua parte, sventando una conclusione di Immobile che avrebbe meritato miglior sorte.

Il primo tempo è equilibrato, con il Borussia a tenere il pallino del gioco e quindi a prevalere nel possesso palla, ma poca concretezza, anche perché Reus è un centravanti per modo di dire. Reina è impegnato solo una volta, prima di capitolare a un minuto dalla fine: un suo rilancio dal fondo è intercettato a centrocampo dai tedeschi, e ne nasce una splendida azione a tutta velocità e finalizzata al meglio da Raphael Guerreiro.

Ma la Lazio non accusa il colpo, e già a inizio ripresa si getta in avanti per cercare il pareggio, trascinata da Immobile. Il bomber ci riesce su rigore, concesso per un inutile fallo del subentrato Schulz su Milinkovic-Savic. Immobile trasforma e stacca Signori nella graduatoria dei migliori rigoristi laziali.

Il gol dà ulteriore coraggio ai biancocelesti, e al Borussia non giova l’ingresso dell’altro talentuosissimo ‘millennial’ Sancho, ma il risultato non cambia ed è 1-1. Ora manca l’ultimo ostacolo, il Bruges, che non andrà sottovalutato ma nemmeno immaginato come insormontabile. Se Immobile continua così, a preoccuparsi dovrebbero essere i belgi.