Tensioni governo: Conte frena il rimpasto e “convoca” i leader

I deputati del centrodestra occupano la Camera in segno di protesta
I deputati del centrodestra occupano la Camera in segno di protesta. (Frame video ANSA)

ROMA. – Il “capitano di una squadra” che ha i “ministri migliori” e “con le dovute cautele” può dire di gestire “non male” la pandemia. Giuseppe Conte si presenta così nella conferenza stampa per presentare il nuovo Dpcm con le misure anti contagio, al termine di una giornata di critiche e tensioni nella maggioranza, e di scontro con l’opposizione.

Annuncia un Cdm sul Recovery fund, assicura che stanno andando “in porto” i dossier Ilva e Autostrade, invita a “non drammatizzare” le divisioni sul Mes. E torna a “rabbrividire” all’idea del rimpasto. Anche se, in una fase che descrive come quella del “rilancio” del governo, dice che non si “sottrarrà al confronto” se qualcuno dei partiti della maggioranza lo chiederà”.

A breve, servirà un tavolo con i leader per sciogliere i tanti nodi. Mentre Conte rinnova quello che ha reso un consueto appuntamento in tempi di pandemia, la conferenza stampa per illustrare il nuovo Dpcm, il centrodestra occupa l’Aula della Camera: al presidente del Consiglio chiedono di andare a riferire in Parlamento sulle misure per il Natale, molto contestate anche dai governatori.

Nel pomeriggio Matteo Salvini e Giorgia Meloni urlano “dimissioni” fuori da Palazzo Chigi, protestando sul decreto sicurezza, perché l’inquilino senta. Conte nel pomeriggio si presenta di persona alla riunione con i governatori per sedare gli animi sulle misure del nuovo dpcm, in particolare sul contestato blocco degli spostamenti.

Rassicura sulle deroghe, per i conviventi e per le persone non autosufficienti, ma tiene la linea dura per evitare la “terza ondata”. E prova a rimettere insieme i pezzi di una maggioranza che non solo si divide sul dpcm (con una fronda Pd e Iv sulle barricate), ma rompe anche ai tavoli sul programma di governo. Si litiga sulle tasse, come sulle riforme: “E’ stallo totale”, dice Iv.

Sulle riforme, in particolare, il Pd vuole che siano rispettati gli impegni sui correttivi costituzionali e la legge elettorale da approvare dopo il taglio dei parlamentari. Iv frena e chiede di varare un pacchetto più complessivo, dalla riforma del bicameralismo alla clausola di supremazia con le Regioni, prima di mettere mano alla legge elettorale.

E Conte? Si mostra sereno, dice che vedrà i leader all’esito del lavoro dei tavoli, e auspica riforme “coraggiose”: “Non stiamo qui a galleggiare”. Respinge anche l’immagine di un governo che litiga ed è in ritardo sul Recovery plan (“Ci sono differenze di vedute sulla governance ma non ci contendiamo il potere, discutiamo di quale sia la struttura più snella”) e dice che i dossier come Ilva e Autostrade (“Nessuno si è accorto dello squilibrio delle concessioni?”) erano aperti già prima del suo arrivo e ora si stanno risolvendo.

Tutto a posto? Non per i partiti della sua maggioranza, che chiedono al premier di sciogliere i tanti nodi. Conte in conferenza stampa respinge anche le accuse “false” sul piano personale su una presunta cena al ristorante di sera con la sua compagna Olivia Paladino e sull’uso della scorta per allontanare un inviato delle Iene: “E’ completamente falso che ci sia stato un uso improprio: la mia compagna non ha preso l’auto di scorta, non ho mandato la scorta, la scorta era lì per me, era in attesa che scendessi. L’uomo della scorta è intervenuto perché ha visto concitazione e trambusto”.

(di Serenella Mattera/ANSA)

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