LAGHI. – “Siamo isolati, nessuno ci considera”: Loredana Sella sta abbassando la saracinesca della sua trattoria, desolatamente vuota nonostante l’ora di pranzo, quando cadono i primi fiocchi di neve. Il locale “Dalla Santa” è l’unico ristorante di Laghi, il più piccolo comune del Veneto con i suoi 124 abitanti. Il menu del giorno di Natale, prenotato da una trentina di persone, è stato cancellato dopo la diffusione del testo del Dpcm che nelle festività principali vieta lo spostamento tra comuni.
“Tutti i nostri clienti abitano fuori Laghi e non possono confermare il pranzo – si sfoga Loredana, 61 anni, che insieme a due soci, la cognata e la sorella, gestisce il ristorante, aperto dai nonni nel dopoguerra – e noi il 25 chiudiamo. Non ci sono alternative”.
Peraltro la proprietaria di “Dalla Santa”, locale conosciuto in zona per i piatti casalinghi della tradizione locale, abita ad Arsiero, a 5 chilometri da Laghi, e per aprire a Natale dovrebbe ‘sconfinare’. Non basta: a non farla dormire è anche la preoccupazione di non poter vedere la mamma ultraottantenne, che vive in un comune diverso.
Prima di abbassare la serranda, Lorendana conta l’incasso della giornata: l’equivalente di due caffè. “Ieri mi è arrivata la mail del mio commercialista – osserva – dove mi dice che devo mettere a norma il registratore di cassa per il codice Ateco e la lotteria degli scontrini. Come le pago queste cose?”.
A criticare i paletti del dpcm delle feste è anche il sindaco, Angelo Ferrulio Lorenzato. “In questo momento siamo isolati a causa delle neve – sottolinea – ma se anche il Governo ci blocca le strade allora davvero non potremo più muoverci”.
Una situazione che per un micro-comune rischia di diventare una barriera invalicabile. “Se il decreto del Governo venisse applicato alla lettera – precisa il sindaco – non potremmo neanche più muoverci di casa”.
Laghi rischia di spegnersi proprio quando le luminarie saranno accese. “Questo paese – conclude – circa 20 anni fa aveva circa 500 abitanti che poi per buona parte si sono spostati, andando ad abitare nei comuni limitrofi, lasciando a Laghi magari qualche congiunto che ora in occasione delle feste natalizie potrebbe non potere vedere”.
(di Rosanna Codino/ANSA)