Al Metropolitan di New York torna l’attenzione sull’arte dell’Europa

Metropolitan di New York
Il Metropolitan di New York

NEW YORK. – Il Metropolitan di New York ha imboccato una strada per trasformarsi, a 150 anni dalla fondazione, in una istituzione meno europeo-centrica e più inclusiva di altre culture: ciò non significa che l’attenzione al ‘vecchio continente’ sia diminuita. Sabato riapriranno al pubblico una ventina di gallerie dedicate agli artisti del Rinascimento e dell’eta’ Barocca, i cosiddetti “Old Masters”, chiuse da oltre due anni per riparazioni, mentre il museo ha appena annunciato una consistente donazione di storiche armature europee da parte di Ronald Lauder, co-erede con il fratello Leonard della fortuna Estee Lauder, la cui collezione messa assieme nell’arco di oltre 40 anni, è considerata la più importante al mondo ancora in mani private.

Da Giotto a Goya: oltre 500 opere delle gallerie europee “saranno apprezzabili sotto una nuova luce anche in senso letterale” grazie a nuovi lucernari high-tech che hanno sostituito i vecchi costruiti alla fine degli anni Trenta, ha detto il direttore del museo Max Hollein, presentando il nuovo allestimento alla stampa. La reinstallazione chiude la prima fase dei lavori. La seconda fase sarà completata nella primavera 2022.

I lavori di restauro hanno permesso di rivisitare le collezioni individuando nuovi temi: la galleria barocca includerà non solo quadri italiani ma anche di contemporanei spagnoli per sottolineare l’impatto dell’arte italiana nell’Europa cattolica. Un’altra galleria approfondirà il modo con cui pittori come Peter Paul Rubens, Nicolas Poussin e altri hanno recuperato in modo contemporaneo temi della mitologia classica e della Bibbia, un’altra ancora mostrerà l’influenza femminile nella pittura di genere e la natura morta nel Cinquecento e Seicento. Pittori del nord Europa come Jan van Eyck e Albrecht Durer dialogheranno con i contemporanei del sud come Filippo Lippi e Giovanni Bellini.

La riapertura delle gallerie europee o almeno di una loro buona metà non è la sola notizia che riporta il ‘vecchio continente’ al centro delle attività del Met: il museo ha appena ricevuto in dono dal magnate dei cosmetici Lauder 91 elementi della sua raccolta di armature storiche.

La donazione è la più importante del genere dal 1942, con pezzi che vanno dal medioevo e Rinascimento a rari esempi di armi da fuoco, al punto che il Met ribattezzerà in onore del mecenate le 11 gallerie che ospitano la sua attuale collezione di Arms and Armors. Il dono di Ronald Lauder fa seguito a quello di suo fratello Leonard che sette anni fa aveva promesso al Met una imponente raccolta di quadri cubisti: 33 Picasso, 17 Braques, 14 Leger e 14 Gris, per un valore complessivo stimato all’epoca in oltre un miliardo di dollari.

(di Alessandra Baldini/ANSA)