New York Time, Sophia Loren e Marinelli tra le venti migliori star del 2020

Sophia Loren riceve l'Oscar nel 1990
Sophia Loren riceve l'Oscar nel 1990. (Archivio)

NEW YORK. – “Sophia Loren regna ancora dopo 70 anni da diva”. Questo il verdetto del New York Times che include la 86enne attrice italiana tra le 20 migliori star del 2020 per l’interpretazione dell’ex prostituta Madame Rosa nel film “La vita davanti a sé” diretto dal figlio Carlo Ponti.

La Loren non è l’unica rappresentante del cinema italiano entrata nella top 20: in lista c’è anche Luca Marinelli per “Martin Eden” di Pietro Marcello, “bello come un classico idolo del cinema – Rodolfo Valentino? Gary Cooper? Paul Newman? Alain Delon? tutti quanti assieme? – ma con con lo spirito di interpretare Martin come un uomo che crede che il proprio destino e il progresso umano coincidano”.

Definito dal Times “la “fedele decostruzione del romanzo di Jack London”, il “Martin Eden” di Marcello è entrato nei giorni scorsi tra i venti film migliori dell’anno dello stesso New York Times. Una menzione speciale è andata ai due teenager di “We Are Who We Are”, la miniserie di Luca Guadagnino per Hbo: Jack Dylan Grazer (Fraser) e Jordan Kristine Seamón (Caitlin), sono stati scelti “per come hanno re-immaginato le ansie dei teenager nella soap opera onirica, arrapata, naturalistica” che il regista di “Chiamami col tuo nome” ha ambientato in una base americana a Chioggia.

“In un anno di tragedia e isolamento, i migliori attori del 2020 ci hanno offerto più che una distrazione”, scrive il “Times” mettendo al primo posto della “top 20” Zoe Kravitz di “High Fidelity” su Hulu, davanti a Julia Garner (“The Assistant”) e Maitreyi Ramakrishnan di “Never Have I Never”.

Quanto alla Loren, “una star del cinema da quando era teenager”, nel film diretto dal figlio Edoardo che, dopo “La ciociara” e il riconoscimento alla carriera, potrebbe meritarle un nuovo Oscar, “ha ancora tutto quello che ha fatto di lei per così tanti anni l’iconica regina del cinema italiano. E’ maestosa come sempre, ma anche essenzialmente e appassionatamente populista – una dea dello schermo, il cui dominio è sempre stato il mondo dei comuni mortali”.

(di Alessandra Baldini/ANSA)