Grande successo per il Festival di Napoli 2020

Si è conclusa mercoledì scorso la sesta edizione del Festival di Napoli. L’attesa kermesse musicale si è svolta completamente in diretta streaming, un esperimento riuscitissimo considerato che le visualizzazioni, le condivisioni e le interazioni hanno fatto registrare in tutte e tre le serate oltre due milioni e mezzo di spettatori.

Nella sezione New Generation, la classifica decretata dai membri della Giuria Internazionale dei Media Partners (tra cui il nostro giornale) ha visto trionfare ex-aequo Imma D’Inverno con la canzone “Sta Città” di M.Guida e G. Campagnoli ed Enrica La Femina con il brano “’Na vota ancora” di E. La Femina e G. Rienzo. Terza posizione per Soul Food Vocalist con “Tutto in un sogno” di S. Capriglione.

Il Premio Speciale ANIA (Associazione Nazionale Italiana Artisti) è stato assegnato ad Adelaide Cuciniello mentre il Premio alla Carriera è andato agli autori Luciano Somma per il testo di “Napoli futtetenne” con musica e interpretazione di Gustavo Martucci, e Giuseppe Donniacuo autore del testo “’O tiempo” con musica di A. De Grosso e interpretazione di Massimo Penza.

Luca Sorrento con “Comme vulesse” di L. Esposito ed E. D’Alise e Stephano e il Buono con “A strada ‘e casa mia” di S. Marcto, S. Commaruta e S. Giardino si sono aggiudicati iIl Premio Giuria Internazionale dei Media Partners per la Critica.

Nella sezione Lyric Premio Mercadante a Rosita Rendina con “I’ te vurria vasa’ (Ferdinando Russo – Eduardo di Capua 1900), Premio Troisi a Camilla Carol Farias con “La Danza” (G. Rossini), Premio Napoli nel mondo a Maryia Movchan con “’O sole mio” (Giovanni Capurro – Eduardo Di Capua 1898), Premio Caruso ex aequo a Salvatore Minopoli con “Dicitincelle vuie” (Ernesco Fusco – Rodolfo Falvo 1930), Gennaro Monè con “Tu ca nun chiagne” (Libero Bovio – Ernesto De Curtis 1915), Marco Ferrante con “’A canzone ‘e Napule” (Libero Bovio – Ernesto De Curtis 1912), Gianluca Pantaleone con “Quanno tramonta ‘o sole” (Salvatore Gambardella – Ferdinando Russo 1911), Antonio Landolfi con “Fenesta ca lucive” attribuito a Giulio Genoino per il testo e a Vincenzo Bellini per la musica. Sempre nella stessa sezione Premio “Ricomincio da 3” ad Andrea Russo con “A vucchella” (Gabriele D’Annunzio – Francesco Paolo Tosti 1907), Premio Mirna Doris ad Annarita Terrazzano con “La Rosa” (Saverio Mercadante), Premio Stream ‘e Napule a Linda Petriccione con “Voce ‘e notte” (Eduardo Nicolardi – Ernesto De Curtis 1904), Premio Giuria Internazionale dei Media Partners Sezione Lyric a Camilla Carol Farias, Gennaro Monè, Gianluca Pantaleone, Rosita Rendina.

“Lo abbiamo fatto questo Festival del 2020 – ha spiegato l’ideatore e direttore della rassegna musicale Maestro Massimo Abbate – permettendoci il lusso di farne addirittura due: uno in Albania ripreso dalla TV Nazionale a Durazzo con incredibili dati di ascolto (oltre 650.000) e l’altro in diretta streaming utilizzando un antico salotto napoletano di un vecchio casale in Umbria al posto di un teatro di prestigio a Napoli e con delle video/performance, al posto delle esibizioni live. Non basta. Ci siamo concessi un ulteriore lusso: quello di realizzare la seconda serata dedicata alla Lyric in Villa Bruno a San Giorgio a Cremano in uno splendido scenario. Qui ci siamo concessi il Tutto Live! Dati di ascolto complessivi? Oltre due milioni e mezzo. Per molti un successo inaspettato e senza precedenti, per noi un raggiungimento soddisfacente grazie a un lavoro svolto capillarmente con cura da sempre. A cosa è dovuto questo successo? In primis, ci abbiamo sempre creduto, in secundis è stato grazie alle linee guida che hanno indirizzato e distinto e caratterizzato, le tre serate”.

Il nostro giornale è stato selezionato tra i Media Parteners Internazionali del Festival ed il collega Emilio Buttaro, corrispondente dall’Italia ha fatto parte della Giuria Internazionale. ”Ho apprezzato molto gli organizzatori del Festival – ha detto Buttaro – per la loro capacità e caparbietà nel portare avanti in un momento così difficile un appuntamento musicale molto atteso e di grande tradizione. La canzone napoletana è un patrimonio importante da conservare e divulgare anche perché rappresenta un po’ la madre di tutte le canzoni”.