Italia e Spagna, nel 2021 i disavanzi più elevati dell’eurozona

Italia e Spagna - BCE

MADRID – Tra i disavanzi più elevati dell’eurozona. Addirittura, con percentuali superiori al 75 per cento. Sono quelli che, si anticipa, presenteranno Italia e Spagna. A tale proposito, la Banca Centrale Europea, in uno dei suoi ultimi bollettini, sostiene che fino quando non si avrà la sicurezza di una ripresa sostenibile nel tempo, sarà necessario “un orientamento di bilancio ambizioso”, per frenare e far fronte all’improvvisa e violenta contrazione dell’economia.

Nel bollettino, la BCE, oltre a sottolineare che l’attenzione sul bilancio dovrebbe restare alta e far notare che sarà importante mantenere le adeguate misure transitorie fino a quando la “ripresa non sarà in grado di autoalimentarsi”, pone l’accento sui provvedimenti per mantenere i posti di lavoro durante la pandemia. Spiega che, in particolare nel corso dei primi mesi della diffusione del virus, ha raggiunto livelli senza precedenti.

La BCE, inoltre, avverte del pericolo inerente ai provvedimenti di carattere transitorio. Teme che possano trasformarsi in permanenti, provocando squilibri. In primis, nel mondo del lavoro. Le misure, scrive la BCE nel bollettino, “contribuiscono a mantenere stabile l’occupazione nel breve periodo” ma “comportano anche un determinato livello di perdite secche (quando sovvenzionano posti di lavoro che non sarebbero stati persi) e di effetti di esubero (quando sovvenzionano posti di lavoro improduttivi)”. Quindi, in opinione dell’istituto europeo, “potrebbero ridurre l’efficienza allocativa dell’economia se utilizzati su larga scala per un periodo di tempo prolungato. Per tali motivi la loro durata dovrebbe essere limitata nel tempo, al fine di non ostacolare la necessaria ristrutturazione economica”.

Redazione Madrid