Nfl: Brady leggenda, Tampa Bay a un passo da SuperBowl

Il "regista" del Tampa Bay Tom Brady abbandona il campo allo stadio Gillette in Foxborough. Massachusetts, USA. Archivio.
Il "regista" del Tampa Bay Tom Brady abbandona il campo allo stadio Gillette in Foxborough. Massachusetts, USA. Archivio. (ANSA/ EPA/MATT CAMPBELL)

ROMA. – “Tom, qui è Tampa Bay. Vinci per noi il Super Bowl e diventeremo Tampa Brady”. Quella di Jane Castor, sindaca della città meta turistica ideale della Florida, sembrava una semplice battuta indirizzata al superasso della Nfl che aveva da poco firmato per i Buccaneers, e invece potrebbe tramutarsi in un’incredibile realtà.

La prima cittadina aveva scritto a Brady quando, lo scorso aprile, il quarter back più celebre del football Usa era stato multato perché si stava allenando da solo in un parco cittadino, violando il lockdown.

La Castor aveva colto l’occasione per fare un auspicio che sembrava quasi un sogno irrealizzabile per uno dei team meno agguerriti della Nfl, con un Super Bowl vinto 18 anni fa e l’ultima presenza nei play off risalente al 2007. Ma il fattore Brady ha stravolto tutto, e Cenerentola sta diventando una principessa.

Così domenica Tampa Bay giocherà la finale della National Conference contro i Green Bay Packers dell’altro fenomenale quarter back Aaron Rodgers, e se vincerà sarà compiuto il primo miracolo: i Buccaneers giocheranno il Super Bowl del 7 febbraio. Che, incredibile ma vero, è in programma proprio a Tampa Bay, un particolare di cui Brady aveva tenuto conto al momento della decisione di lasciare il freddo del New England (6 titoli vinti con i Patriots) per andare al sole della Florida.

Lui fin dal momento di quella firma aveva pensato di potercela fare, e ora il traguardo è a un passo: se succederà, sarà la prima volta nella storia della Nfl che un team giocherà il Super Bowl nello stadio di casa, il Raymond James Stadium. Che per l’occasione avrà una capienza ridotta, ovvero il 20% dei 65mila spettatori che l’impianto potrebbe contenere: quindi ce ne saranno 13mila, tutti con mascherina, e in tempi di Covid sembra già molto.

Detto che per la finale dell’American Conference si sfideranno, sempre domenica, i campioni in carica dei Kansas City Chiefs e i Buffalo Bills, l’attenzione è sui Buccaneers, per capire se Brady, a 43 anni più in forma che mai grazie ad un’attenzione maniacale all’alimentazione, al riposo (“dormo dalle 20.30 alle 5.30, e questo sempre”, ha rivelato) e anche al benessere psicologico, si confermerà ancora una volta un vincente.

Per lui, unico a rimanere così in auge nonostante l’età che avanza, sarebbe il settimo titolo, impresa mai riuscita ad altri nel suo sport, e ne consoliderebbe la fama di leggenda dello sport Usa: basti pensare, anche se si tratta di discipline diverse, che uno come Michael Jordan, ovvero il Mito, nel basket Nba di anelli ne ha conquistati sei.

Intanto Brady fa i conti, perché il suo contratto con Tampa Bay è legato alle performance sportive. Infatti lo stipendio annuale del marito della supermodella Gisele Bundchen è di 18,5 milioni di dollari, ma vanno aggiunti i ricchi bonus legati al rendimento individuale e della squadra, che lo stesso Brady ha voluto per stimolare ulteriormente se stesso.

Così l’approdo dei Buccaneers ai playoff gli ha fruttato 500mila dollari, quello alla finale di Conference, grazie alla vittoria di domenica scorsa sui New Orleans Saints, un altro milione e 250mila dollari. Se Tampa Bay batterà i Packers, Brady guadagnerà 1,75 milioni e altri 2,25 in caso di trionfo nel Super Bowl.

In più il numero 12 ha guadagnato un altro milione grazie alle statistiche individuali, e in particolare al fatto di essere il secondo miglior quarter back della stagione come numero di touchdown (40) e il terzo come yarde (4633). La classe non ha età, una leggenda nemmeno, chiedere a Tom Brady, e ora sotto con i Packers.

(di Alessandro Castellani/ANSA)