Scoppia un nuovo caso Boeing, “non fate volare i 777”

Il Boeing 777 di United Airlines con un motore in fiamme mentre vola sopra Denver, Colorado,
Il Boeing 777 di United Airlines con un motore in fiamme mentre vola sopra Denver, Colorado, (EPA/Hayden Smith)

WASHINGTON. – Stavolta per fortuna la tragedia è stata solo sfiorata. Ma ora i Boeing 777 dotati dello stesso motore che ha preso fuoco sopra Denver, seminando il panico a bordo e a terra per la pioggia di detriti, fanno paura.

Così è stata la stessa società costruttrice a raccomandare alle compagnie aree di tenere a terra tutti i 128 velivoli della classe 777 equipaggiati con i propulsori PW4000-112, prodotti dalla industria aerospaziale statunitense Pratt & Whitney.  Poche ore prima era arrivato l’ordine da parte della Federal Aviation Administration statunitense di procedere a una “ispezione di emergenza” di tutti gli aerei in questione.

Giganti dei cieli che fanno parte del parco velivoli di quattro compagnie aeree: le giapponesi Ana e Jal, la sudcoreana Asiana Airlines e l’americana United Airilines. Ed era proprio della United il volo partito sabato da Denver e diretto ad Honolulu il cui motore, come testimoniano le impressionanti immagini riprese da alcuni dei passeggeri, ha preso improvvisamente fuoco súbito dopo il decollo.

A bordo attimi interminabili di terrore, conclusisi solo quando il Boeing è riuscito con un atterraggio di emergenza a planare nuovamente sulla pista dello scalo di Denver, utilizzando un solo motore.

Nessun ferito tra i 231 passeggeri e i 10 membri dell’equipaggio. A terra invece il caos, con migliaia di frammenti e alcuni grossi rottami staccatisi dal motore in fiamme e precipitati sul centro abitato alla periferia della città del Colorado, piombando in strada o nei giardini di alcune di alcune abitazioni. Anche in questo caso però non c’è stato miracolosamente alcun ferito, solo tanta paura e scene di panico.

La United subito dopo l’incidente ha annunciato la sospensione temporanea di tutti i suoi 24 Boeing 777 con motori PW4000: “Siamo in contatto con le autorità e continueremo a lavorare con loro per determinare le ulteriori misure necessarie per assicurare che i nostri aerei soddisfino i più rigorosi standard di sicurezza e possano tornare a volare”, ha assicurato in una nota. Poco dopo è arrivato lo stop anche in Giappone, mentre Londra ha vietato temporaneamente l’ingresso dei Boeing 777 con motore PW4000 nello spazio aereo britannico.

“Ci stiamo attivamente coordinando con gli operatori e le autorità a sostegno delle ispezioni”, ha affermato dal canto suo la Pratt & Withney, divisione di Raytheon Technologies, specializzata nella progettazione, nello sviluppo en ella commercializzazione di motori aeronautici e turbine a gas per uso civile e militare. Non solo, l’azienda statunitense che ha sede in Connecticut produce anche motori a motori a razzo per la propulsione spaziale, generatori per l’industria, motori marittimi e motori per locomotive.

Intanto il titolo di Boeing è arrivato a perdere quasi il 2% a Wall Street. Con la nuova tegola dei 777 che arriva sulla testa del gigante di Seattle già duramente colpito dalla crisi legata alla pandemia e dal taglio degli ordini seguito alla vicenda dei 737 Max, rimasto a terra per oltre un anno dopo i due disastri aerei della Lion Air del 2019 e della Ethiopian Airlines del 2019, che hanno causato complessivamente la norte di 346 persone.

(di Ugo Caltagirone/ANSA)

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