Gattuso: “Giusto massacrarmi, lasciate in pace la squadra”

Un pensieroso Gennaro Gattuso lascia il campo.
Un pensieroso Gennaro Gattuso lascia il campo. Archivio. ANSA/SERENA CAMPANINI

NAPOLI. – Ci vuole un’impresa, ma per realizzarla occorrono uomini e forze e il Napoli, in questo momento, almeno sulla carta non dispone né degli uni né delle altre. Rispetto alla scorsa settimana, quando con la sconfitta per 2-0 sul campo del Granada la squadra di Gattuso compromiso in maniera concreta le sue possibilità di qualificazione ai sedicesimi di finale di Europa League, la situazione è migliorata in difesa ed è ulteriormente peggiorata in attacco. E per vincere con tre gol di scarto, si sa, sono necessari proprio gli attaccanti.

Gattuso è consapevole del momento estremamente difficile e cerca di togliere tensione ai calciatori puntando il mirino contro se stesso. ” Le critiche – dice in conferenza stampa – sono meritate. La grande responsabilità è la mia. E’ giusto che io venga massacrato”.

L’allenatore ha perso Osimhen e ritrova solo a scartamento ridotto Dries Mertens che è rientrato due giorni fa dal Belgio, dove ha svolto lunghe sessioni di fisioterapia per recuperare dall’infortunio alla caviglia che risale al 16 dicembre scorso.

L’attaccante però, per ammissione esplicita dello stesso allenatore ”ha 10-15 minuti di autonomia, vedremo se ci sarà bisogno di lui. É fuori da parecchio tempo”. Il suo ingresso in campo quindi potrebbe essere dettato solo dalla disperazione.

Gattuso analizza quasi con rassegnazione la situazione infortunati. ”Koulibaly e Ghoulam – dice – erano a disposizione a Bergamo e saranno disponibili. Abbiamo perso Osimhen. Demme e Hysaj stanno facendo un lavoro specifico, ma non sono ancora pronti”. E allora? Chi giocherà di punta? ”Non faccio nomi, vediamo – si chiude Gattuso – Può giocare anche Elmas centrale. Stiamo attraversando un momento negativo. Stiamo facendo prestazioni al di sotto delle nostre possibilità”.

La voglia di far bene, però, non manca. ”Indossiamo una maglia storica – osserva Gattuso – rappresentiamo una maglia fantastica. Il primo responsabile sono io. Vanno migliorate le prestazioni. Quello che stiamo facendo non basta. Il momento è brutto per i risultati e gli infortuni. Allora parliamo il meno possibile e facciamo più fatti. Dalla squadra mi aspetto che parta meglio rispetto alla gara di andata quando ci siamo fatti sorprendere. La squadra deve leggere bene queste situazioni. A Bergamo abbiamo preso 4 gol evitabili. Devono annusare il pericolo. Contro la Juve, a tratti la fase difensiva è andata bene. Dobbiamo mettere in campo qualcosa in più”.

”Mi viene da ridere – aggiunge il tecnico calabrese – quando sento dire che non ci sono obiettivi. É chiaro che dobbiamo valutare anche in che condizioni siamo arrivati a queste partite. Noi e la Juventus siamo le squadre che hanno giocato di più. Chi è entrato ci ha fatto vincere tantissime partite.  In questo momento bisogna ringraziare i giocatori per come stanno stringendo i denti”.

”Ci alleniamo poco. Giocare di reparto – spiega ancora Gattuso – palleggiare dal basso, sono pratiche che se non le alleni fai fatica. Con una settimana tipo di allenamento sarebbe diverso”. Ci vorrà un’impresa domani con gli spagnoli. ”Dobbiamo crederci e soprattutto dobbiamo essere bravi a non dar loro campo. É una squadra che non molla mai, hanno caratteristiche particolari. Noi abbiamo il dovere di provarci. I ragazzi ci credono. E nel calcio – conclude Gattuso – non si sa mai”.