Covax porta il vaccino in Africa, inizia il Ghana

Una fiala con il vaccino della Oxford University/AstraZeneca.
Una fiala con il vaccino della Oxford University/AstraZeneca.

ROMA. – “É l’inizio di quella che dovrebbe essere la più grande operazione di fornitura di vaccini della storia”: l’Onu dà il via al programma Covax per immunizzare i Paesi poveri dal coronavirus, a partire dall’Africa. Con il primo carico di 600 dosi arrivato in Ghana.

Un volo con le prime scorte di vaccini di AstraZeneca per il Ghana è partito dallo stabilimento indiano della compagnia farmaceutica anglo-svedese ed ha raggiunto la capitale Accra. Gli operatori sanitari e altro personale in prima linea saranno i primi ad essere immunizzati. In un Paese con 80mila contagi segnalati, ma certamente sottostimati per il basso numero di test eseguiti.

La fragilità delle strutture sanitarie, oltre alla carenza di mezzi per approvare ed acquistare i vaccini, mette l’Africa in una situazione di particolare debolezza nella lotta alla pandemia. Per questo motivo la consegna delle prime dosi del farmaco AstraZeneca al Ghana rappresenta una “tappa fondamentale” nella sfida per non lasciare indietro i Paesi meno sviluppati, hanno sottolineato Oms e Unicef in una nota congiunta.

Il programma Covax, istituito dall’organismo Onu per la salute insieme con partner internazionali pubblici e privati, punta a fornire 2,3 miliardi di dosi di vaccino entro la fine dell’anno, di cui 1,8 miliardi ai più poveri senza alcun costo per i governi. Sono 6 miliardi di dollari i fondi finora raccolti, ma per centrare l’obiettivo di quest’anno servono altri 2 miliardi.

La condivisione del vaccino a livello globale per l’Oms è l’unico modo per avere ragione del Covid, ma su questo fronte si è ancora molto indietro. Delle circa 200 milioni di dosi somministrate in tutto il mondo, molto più della metà si concentrano in Europa, Stati Uniti e Cina. Al contrario, in oltre 200 Paesi a basso e medio reddito non è stata iniettata nemmeno la prima dose.

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