Il Sottosegretario Moles al lavoro, le proposte Fieg per il Recovery

Il senatore di Forza Italia, Giuseppe Moles, sottosegretario all'Editoria in una foto d'archivio.
Il senatore di Forza Italia, Giuseppe Moles, sottosegretario all'Editoria in una foto d'archivio. (ANSA)

ROMA. – Una crisi nella crisi è quella che sta affrontando il settore editoriale, alle prese con cali di fatturato che sono cresciuti in maniera esponenziale dall’inizio della pandemia. Un danno quantificabile nello scorso anno in 600 milioni di euro, come ha ricordato il presidente della Fieg, Andrea Riffeser Monti, in audizione alla Commissione Affari costituzionali del Senato sul Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Sono le cifre con cui dovrà fare i conti il nuovo sottosegretario all’Editoria, Giuseppe Moles. Il senatore di Forza Italia è al lavoro sui dossier lasciati dal predecessore Andrea Martella. “Questo è un momento di crisi sanitaria, sociale, economica, di conseguenza c’è bisogno di supporto per tutti i settori – ha detto ieri all’uscita dal giuramento a Radio Radicale -. Come tanti altri settori, anche quello dell’editoria e dell’informazione non può essere lasciato indietro. Da liberale, la libertà di informazione e di espressione per me è fondamentale. Spero di poter fare tutto ciò che è necessario fare in questo momento”.

Con il Milleproroghe sono stati scongiurati nuovi tagli al settore, spostando di altri due anni l’entrata in vigore del graduale azzeramento del contributo ai giornali previsto con la manovra per il 2019 e stanziando due milioni per il 2021 per Radio Radicale. Ma sono tanti gli argomenti sul tavolo: dalle politiche per sostenere la trasformazione digitale dei giornali alla tutela del copyright, dalla salvaguardia dell’Inpgi all’equo compenso per i collaboratori.

La Fieg chiede ora che venga dedicato nel Recovery Plan un capitolo specifico all’editoria, con interventi mirati per contrastare “il rischio di desertificazione del panorama dell’informazione” e promuovere “l’innovazione e la trasformazione digitale del settore”.

Quattro i filoni di intervento proposti da Riffeser: aiutare la transizione al digitale, sostenendo i processi di trasformazione digitale con contributi sulle spese per la digitalizzazione; favorire l’innovazione ed il ricambio generazionale; agevolare la creazione di un piano per la consegna a domicilio delle pubblicazioni; procedere con l’informatizzazione e la modernizzazione delle edicole. Soddisfatto per le prime parole del sottosegretario si dice il segretario della Fnsi, Raffaele Lorusso.

“Le dichiarazioni di Moles evidenziano grande attenzione e apertura verso il settore dell’informazione e dell’editoria e lasciano ben sperare nell’avvio a breve di un confronto proficuo”, afferma in un’intervista a Radio Radicale, auspicando i tagli al settore vengano definitivamente archiviati. “E’ necessario affrontare i nodi strutturali – ha aggiunto -, a partire dal contrasto al precariato e dalla definizione dell’equo compenso: non si può fare informazione di qualità sfruttando migliaia di giornalisti che ogni giorno lavorano senza le tutele, i diritti e le garanzie assicurati dal contratto di lavoro”.

(di Michele Cassano/ANSA)

Lascia un commento