Navalny in sciopero della fame: “Voglio un medico”

Il leader dell'opposizione russa Alexei Navalny,
Il leader dell'opposizione russa Alexei Navalny, (ANSA)

MOSCA.  – Alexiei Navalny ha annunciato lo sciopero della fame. Finito dietro le sbarre per motivi che molti giudicano prettamente politici, l’avversario numero uno di Putin ha promesso che continuerà a digiunare finché non gli saranno fornite adeguate cure mediche nel carcere in cui è rinchiuso.

“Ho dichiarato questo sciopero della fame con la richiesta di far sì che la legge sia rispettata e che io possa essere visitato da un medico”, si legge su un post pubblicato sul profilo Instagram dell’oppositore, che da tempo denuncia forti dolori alla schiena e alle gambe.

Ma il trascinatore delle proteste anti-Putin ha anche accusato nuovamente le autorità di “torture tramite privazione del sonno”: racconta infatti di essere ufficialmente considerato a rischio di fuga e che per questo nella notte le guardie lo svegliano ogni ora, otto volte a notte, per controllare che sia in effetti al suo posto.

“Nonostante i dolori acuti e progressivi prima alla schiena, poi alla gamba destra, e ora l’intorpidimento di una parte della gamba sinistra, non ho mai ricevuto cure mediche. Non mi danno le medicine. Non mi fanno visitare da un dottore”, scrive ancora Navalny in una lettera aperta al direttore della colonia penale dove è detenuto: l’IK-2 di Pokrov, a cento chilometri da Mosca.

Dopo aver visitato l’oppositore in galera la scorsa settimana, l’avvocata Olga Mikhailova si era detta preoccupata “per la sua vita e la sua salute”. “Una gamba praticamente non funziona, non può poggiarsi su di essa”, raccontava.

 

Il sistema penitenziario aveva assicurato che lo stato di salute di Navalny era “soddisfacente”, ma a giudicare dalle parole del dissidente, la situazione non è affatto migliorata e centinaia di medici hanno sottoscritto un appello chiedendo che Navalny sia curato.

“Temiamo il peggio. Lasciare un paziente in queste condizioni potrebbe avere gravi conseguenze, anche irreversibili, come la piena o parziale perdita delle funzioni degli arti inferiori”, spiegano.

“La Russia del 2021: per ricevere le cure che ti spettano per legge devi indire uno sciopero della fame”, s’indigna la portavoce di Navalny, Kira Yarmish. “Stanno lentamente uccidendo Navalny in carcere”, twitta Liubov Sobol, tra i più stretti alleati dell’oppositore.

Navalny ha trascorso alcuni mesi a Berlino per curarsi dopo un avvelenamento che ha fatto a lungo temere per la sua vita e per il quale i principali indiziati restano i servizi segreti del Cremlino. Poi è stato subito arrestato non appena ha rimesso piede a Mosca. Lui delle autorità russe non si fida e non lo nasconde.

“Dato che non molto tempo fa gli agenti dell’Fsb hanno cercato di uccidermi con armi chimiche mentre il sistema sanitario statale parlava di ‘alterazione del metabolismo’ – scrive nella lettera aperta – mi sorgono, come si dice, dei seri dubbi sulle cause della malattia e le prospettive di guarigione”.

(di Giuseppe Agliastro/ANSA).

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