L’addio di Plantu, su Le Monde l’ultima vignetta

Plantu con una delle sue vignette che mostra diversi dittatori con la scritta: "Lasciateci opprimere in pace".
Plantu con una delle sue vignette che mostra diversi dittatori con la scritta: "Lasciateci opprimere in pace". (ANSA/ EPA/MONDELO)

PARIGI. – Per mezzo secolo ha accompagnato la quotidianità di tanti francesi, magari strappando loro un sorriso nei grigi inverni parigini o un semplice spunto di riflessione sui più svariati e complessi temi di attualità.

Plantu, vignettista star tra i più celebri al mondo, lascia il quotidiano Le Monde. Oggi ha pubblicato il suo ultimo disegno destinato alla prima pagina del giornale, dedicato ai nuovi annunci del presidente Emmanuel Macron per fronteggiare il coronavirus.

Plantu – all’anagrafe Jean Plantureux – lascia così una testata con cui ha collaborato per 50 anni. “Il suo sguardo, per cinque decenni, ha accompagnato le evoluzioni del pianeta”, scrive in prima pagina Le Monde, che dedica al disegnatore un supplemento speciale di otto pagine.

Nato a Parigi il 23 marzo 1951, si formò da giovanissimo alla scuola Saint-Luc di Bruxelles. In Italia è paragonabile a mostri sacri come Giannelli o Forattini.

Per un’incredibile coincidenza di calendario, anche il quotidiano Libération ha salutato il suo più grande vignettista, Willem, il disegnatore belga che se ne va anch’egli in pensione dopo una collaborazione di 40 anni.   E come Le Monde, anche Libération dedica gran parte del suo numero odierno al suo illustre disegnatore, incluso una prima pagina da lui disegnata.

A prendere il suo posto sarà Coco, la vignettista superstite dell’attentato a Charlie Hebdo, “prima donna ad avere un tale ruolo in un quotidiano nazionale”, scrive Libération. Attesa per domani la sua prima vignetta.

Come spiegato dal direttore di Le Monde, Jerome Fenoglio, Plantu verrà invece sostituito da colleghi e colleghe del collettivo internazionale “Cartooning for peace”, che lui stesso contribuì a fondare.

Tra l’altro, il disegnatore parigino che il 23 marzo scorso ha compiuto 70 anni guida una campagna affinché le vignette siano riconosciute dall’Unesco come un diritto umano fondamentale.

“L’ironia e le immagini fastidiose fanno parte delle nostre democrazie”, commentò nel 2019, dopo la decisione del New York Times di bandire le caricature politiche dalle sue edizioni internazionali. Plantu vanta oltre 14.000 disegni al suo attivo, pubblicati essenzialmente per Le Monde ma anche per una quarantina di altre pubblicazioni.

Nel 2019 affidò alla Bibliotheque nationale de France l’essenziale della sua collezione, costituita da 20.000 tavole e 500 disegni originali. Nel suo primo disegno su Le Monde, il primo ottobre 1972, Plantu raffigurò una piccola colomba con un punto interrogativo sul becco, per esprimere la sua perplessità sull’accordo di pace che doveva mettere fine al conflitto americano in Indocina.

Ignorava, all’epoca, che quella colomba sarebbe divenuta un suo marchio di fabbrica, quasi un segno distintivo, al pari della sua firma, che infatti ha riprodotto oggi nell’ultimo disegno realizzato per la prima pagina di Le Monde.

(di Paolo Levi/ANSA).

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