“Febbre e difficoltà respiratorie”, Navalny ricoverato

L'attivista oppositore russo Alexei Navalny in una foto d'archivio di dicembre 2019.
L'attivista oppositore russo Alexei Navalny agli arresti, in una foto d'archivio EPA/SERGEI ILNITSKY

MOSCA. La salute di Alexey Navalny preoccupa sempre di più, ma gli appelli a curare l’oppositore mrinchiuso in carcere sembrano restare inascoltati e il Cremlino mcontinua imperterrito a reprimere ogni manifestazione di mdissenso.

Su Instagram, Navalny afferma di avere tosse mpersistente e 38 di febbre e che tre suoi compagni di prigione msono stati recentemente ricoverati in ospedale per tubercolosi.

Il quotidiano filogovernativo Izvestia sostiene che il mtrascinatore delle proteste anti-Putin abbia anche “problema mrespiratori” e sia stato trasferito nell’infermeria del carcere me anche sottoposto a un test per il Covid, ma finora il servicio mpenitenziario non ha né confermato né smentito la notizia.

Navalny è stato incarcerato non appena è tornato a Mosca da mBerlino, dove era stato curato per un avvelenamento per il quale mi sospetti si concentrano sull’intelligence del Cremlino.

Il rivale numero uno di Putin accusa da tempo forti dolori alla mschiena e alle gambe e una perdita di sensibilità agli arti minferiori, ma sostiene che in carcere gli diano solo analgesici me una settimana fa ha annunciato uno sciopero della fame per mchiedere di essere curato adeguatamente: una protesta che dice mdi non voler interrompere neanche adesso che ha la febbre.

La sua legale, Olga Mikhailova, afferma che Navalny ha perso mben 13 chili dietro le sbarre, di cui otto ancor prima di miniziare il digiuno, e oggi un corteo organizzato dal sindicato “Alleanza dei Medici” è arrivato fin davanti alla colonia penale IK-2 di Pokrov, la prigione a 100 chilometri da Mosca dove è rinchiuso Navalny, chiedendo cure per l’oppositore.

Tra i dimostranti c’erano anche dei medici in camice bianco. “Siamo dottori, ecco perché siamo qui oggi”, spiegava Anastasia Vasilyeva, il medico di fiducia di Navalny che guida l’Alleanza.

Ma la dura risposta delle autorità russe non si è fatta attendere: la polizia ha fermato e portato via almeno nove persone, tra cui – secondo la testata online Meduza – anche la mstessa dottoressa Vasilyeva e alcuni giornalisti.

Attivisti e politici di tutto il mondo continuano a seguire con apprensione il caso Navalny, e la segretaria generale di mAmnesty International, Agnes Callamard, ha detto di aver scritto a Putin chiedendo che il dissidente possa essere al più presto mvisitato “da un medico di cui si fida”.

“C’è la prospettiva reale che la Russia lo stia sottoponendo a una lenta morte”, ha poi denunciato Callamard su Twitter. Preoccupata è anche la moglie dell’oppositore, Yulia Navalnaya, che ha pubblicato quella che dice essere una lettera in cui il direttore del carcere le scrive che il penitenziario non ha il passaporto di Navalny e che quindi il dissidente non può essere ricoverato in ospedale in caso di malattia.

Il Cremlino però non si scompone. “Se è veramente malato, riceverà ogni trattamento necessario”, ha detto il portavoce di Putin, ma “nessun detenuto può contare su condizioni speciali”.

(di Giuseppe Agliastro/ANSA).

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