Vaccini: Messico primo Paese ad autorizzare indiano Covaxin

Una fiala del vaccino indiano Covaxin.
Una fiala del vaccino indiano Covaxin. (Ansalatina)

CITTA DEL MESSICO. – Il Messico ha approvato l’uso del vaccino indiano Covaxin diventando così il primo Paese al mondo ad autorizzarlo per affrontare la pandemia da Covid-19. Lo scrive oggi il quotidiano Jornada di Città del Messico.

Il giornale precisa che con il farmaco sviluppato dal laboratorio Bharat Biotech, sono ora sei i vaccini a disposizione delle autorità sanitarie messicane per affrontare il coronavirus: l’indiano Covaxin, lo statunitense Pfizer, il britannico AstraZeneca, il russo Sputnik V e i cinesi CanSino e Sinovac.

Il ministro degli Esteri messicano Marcelo Ebrard, che si recherà nei prossimi giorni in India in un giro che lo porterà a visitare anche Russia, Cina e Stati Uniti, ha lodato via Twitter la decisione della Commissione federale per la protezione contro i rischi sanitari (Cofepris) di approvare il vaccino indiano definendola “molto tempestiva”.

All’inizio di marzo Bharat Biotech, criticata per aver lanciato il suo vaccino ancora prima della fine dei test sperimentali, ha sostenuto in un comunicato che il Covaxin non solo “ha una efficacia dell’81%”, ma “mostra una capacità di risposta immunologica significativa contro le varianti che emergono all’improvviso”.

In America latina il Brasile ha respinto la sua approvazione, mentre il Paraguay, che ha ricevuto 100.000 dosi di Covaxin in dono dall’India, le ha messe in ‘quarantena’ in attesa di ulteriori informazioni scientifiche sulla sua efficacia.

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