Italiani e digitale in pandemia, storie in docu-serie

Risorgimento digitale, la docu-serie di Tim.
Risorgimento digitale, la docu-serie di Tim.

ROMA. – Raccontare attraverso otto storie simbolo come sia cambiata, nei più diversi ambiti, la vita degli italiani in questi mesi di pandemia, grazie all’utilizzo degli strumenti digitali. E’ l’obiettivo della docuserie ‘Tutto è possibile – Storie di Risorgimento Digitale’ realizzata da RaiPlay con Tim, che debutterà sulla piattaforma del servizio pubblico a ottobre, con otto puntate di 25 minuti ognuna.

E’ un’iniziativa creata nell’ambito dell’Operazione Risorgimento digitale (che nella versione online dei mesi del covid ha visto la partecipazione di oltre un milione di persone, ndr) avviata da Tim nel 2019, che coinvolge oltre 40 partner, nata con lo spirito “di contribuire ad alzare le competenze digitali del popolo italiano”, ricorda il presidente della società Salvatore Rossi. Un ambito dove il nostro Paese è in grave ritardo, 25/o sui 28 Paesi nella Ue.

Il superamento del digital divide con la crescita dell’alfabetizzazione digitale è un obiettivo di cui anche “il presidente Draghi ha sottolineato l’importanza” aggiunge Rossi rispondendo ai giornalisti. Tutti “sanno leggere e scrivere, ma non tutti sanno usare un computer – sottolinea – così abbiamo pensato di coinvolgere nel progetto anche la Rai, attraverso una bella docuserie”.

Una partnership che in futuro potrebbe continuare. La docuserie nasce come brand content e “con lo spirito di diventare uno strumento e un’occasione per promuovere l’alfabetizzazione digitale – spiega Elena Capparelli, Direttore RaiPlay e Digital -. Stiamo scegliendo il regista con Rai Pubblicità e Riccardo Luna (ideatore del progetto, ndr).

Le storie in parte sono state selezionate e in parte le raccoglieremo attraverso un contest (i dettagli per partecipare sono sul sito di Risorgimento digitale, ndr) che parte oggi. Ci mettiamo in ascolto, vogliamo offrire a una platea grande storie emblematiche che oggi sono patrimonio di pochi. Il racconto avrà un gruppo autoriale e sarà itinerante. Non ci sarà uno studio ma ci sarà Riccardo, che ha una profonda conoscenza di questi temi. Saranno protagoniste e protagonisti le persone che ci scriveranno”.

Ci sono “tante storie legate a questi mesi su quella che è stata una crescita obbligata ma che rappresenta una ricchezza per il futuro. Fare innovazione attraverso anche una docuserie sarà una grande opportunità per la Rai”. Si è partiti da una domanda, ‘come sarebbero stati questi mesi senza gli strumenti digitali?’ – dice l’ideatore Riccardo Luna -.

Il più grande acceleratore digitale del Paese è stata la pandemia, circa 10 milioni di italiani hanno fatto per la prima volta qualcosa di digitale, che non è solo uno strumento di resistenza e resilienza, ma un modo per reinventarsi e fare meglio. E’ ciò che vogliamo raccontare con la docuserie, nei più vari ambiti, dalla sanità allo sport, dalla scuola allo spettacolo “.

Il “tornare ‘fisici’ è una scommessa che dobbiamo vincere, perché vuol dire che il Covid è sconfitto ma ovviamente la nostra vita non sarà quella di prima, anche nel bene, con le abitudini acquisite ad usare molto di più il digitale – commenta Rossi -. Dovremo tener conto che i rudimenti (di alfabetizzazione digitale, ndr) che pensavamo di dare all’inizio, sono andati molto oltre”.

(di Francesca Pierleoni/ANSA)

Lascia un commento