Busta con proiettili anche per Díaz Ayuso

Isabel Díaz Ayuso

MADRID –  Le buste con proiettili continuano a fare notizia. Dopo quelle ricevute dal ministro dell’Interno, Fernando Grande- Marlaska; dal leader di Podemos, Pablo Iglesias e dalla Direttrice Generale della Guardia Civile, María Gámez, e quella fatta recapitare alla Ministro dell’Industria, Reyes Maroto, con un coltello dalla lama insanguinata; i Mossos d’Esquadra, il corpo di polizia della Catalogna, hanno intercettato una busta con tre proiettili diretta alla presidente della regione di Madrid, Isabel Díaz Ayuso. Un’altra busta, anche questa con proiettili, è stata intercettata a Madrid. Era diretta alla Direzione della Guardia Civile.

I candidati in lizza per la presidenza della “Comunidad de Madrid”

Semina vento e raccoglie tempesta. Mentre la sinistra sottolinea la gravità delle minacce, i partiti conservatori e quello di estrema destra minimizzano. Dal canto loro gli analisti e politologi attribuiscono il fenomeno alla radicalizzazione della campagna elettorale. Gli spagnoli, il 9 maggio, eleggeranno il governo della Comunità di Madrid.

La presenza della formazione di estrema destra, col suo discorso populista contro l’emigrazione, i movimenti femministi, le conquiste dei movimenti LGBT, ha introdotto nella campagna elettorale la nota discordante. Al punto da provocare la radicalizzazione della campagna elettorale. I candidati della sinistra hanno deciso di disertare i dibattiti televisivi in cui partecipa la rappresentante dell’estrema destra. Quest’ultima si è rifiutata di condannare ogni atto intimidatorio. E, nel corso di un dibattito in cui assisteva anche il leader di Podemos, suggeriva che le lettere, con proiettili, erano una farsa.

“Del governo, gli spagnoli, non crediamo nulla. Ci ha ingannati. Siamo stanchi di un inganno dietro l’altro” affermava provocando un giro di 180 gradi della campagna elettorale. Da allora, il clima politico è diventato incandescente.

Tutti solidali con Díaz Ayuso

A differenza di quanto avvenuto con le minacce ricevute dal ministro dell’Interno, dal leader di Podemos, dalla ministra dell’Industria e dalla  Direttrice della Guardia Civile; Isabel Díaz Ayusa ha immediatamente ricevuto la solidarietà del mondo politico per la busta ricevuta.

“Sono minacce contro tutti noi”, ha scritto su Twitter il premier Pedro Sánchez, “non saremo né tolleranti né complici della violenza e della propagazione dell’odio”.

Dal canto suo, Isabel Díaz Ayuso, presidente regionale “madrileña” e candidata alla rielezione che comanda tutti i sondaggi, in un’intervista televisiva sul canale Trece TV ha minimizzato sostenendo che “queste cose bisogna affrontarle con l’importanza che hanno: nessuna”. Nel caso della busta a Maroto, la polizia ha individuato il mittente: si tratta di un uomo con problemi di salute mentale che vive vicino a Madrid.

Il Ministero dell’Interno ha disposto una scorta per i quattro candidati che ancora non l’avevano.

Redazione Madrid

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