Brasile: strage in favela Rio, Onu “turbata” da violenza

Cecchini della polizia brasiliana durante un'incursione nelle favelas.

SAN PAOLO-. – L’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani (Ohchr) ha dichiarato oggi di essere “profondamente turbato” dalla violenta sparatoria, culminata nella morte di 25 persone, tra cui un poliziotto, avvenuta ieri nella favela di Jacarezinho, nella Zona Nord di Rio de Janeiro.

Parlando ai giornalisti a Ginevra, il portavoce dell’Ohchr, Rupert Colville, ha ricordato che “l’uso della forza va applicato solo quando è strettamente necessario” e che bisogna “rispettare i principi di legalità, precauzione, necessità e proporzionalità”.

“Siamo profondamente turbati dalle morti”, ha aggiunto il rappresentante dell’organismo Onu, che ha anche chiesto l’apertura di “una indagine indipendente, completa e imparziale, secondo gli standard internazionali”.

Le operazioni di polizia nelle baraccopoli di Rio sono vietate dal giugno 2020, su decisione della Corte suprema, a causa della pandemia di coronavirus, salvo casi eccezionali.

Le forze dell’ordine hanno affermato che il blitz di ieri mirava a impedire l’arruolamento di adolescenti nel traffico di droga da parte dei narcos , ma alcune ong, tra cui Amnesty International, hanno denunciato esecuzioni sommarie.