Colombia: presidente pronto a incontrare leader proteste

Incendio del CAI (Centro Attenzione Immediata) della polizia nel quartiere Candelaria La Nueva in Bogotá, durante le recenti proteste.
Incendio del CAI (Centro Attenzione Immediata) della polizia nel quartiere Candelaria La Nueva in Bogotá, durante proteste dell'anno scortso. (Ansalatina)

BOGOTA.  – Il presidente colombiano Iván Duque ha confermato di essere pronto ad incontrare i leader delle proteste che continuano in tutto il Paese da nove giorni, ed anche lo stesso Comitato nazionale di sciopero al fine di promuovere un dialogo che consenta di porre fine alla crisi nella quale hanno perso la vita almeno 24 persone.

Già nei giorni scorsi, dopo aver ritirato il progetto di riforma fiscale contestato dai manifestanti, Duque aveva offerto la sua disponibilità a discutere “con tutti i soggetti politici e sociali per riportare la calma e per il bene del Paese”.

Ieri hanno ribadito questa posizione in differenti interviste sia il ministro del Lavoro, Angel Custodio Cabrera, sia il consigliere presidenziale, e Alto commissario per la pace,Miguel Ceballos.

Cabrera ha ricordato che in un primo contatto preliminare, gli organizzatori dello sciopero avevano proposto il 10 maggio come giorno per incontrare il capo dello Stato. “Abbiamo detto sì – ha sottolineato – e li abbiamo invitati ad anticipare il più possibile quella data”.

Da parte sua Ceballos ha sottolineato che il governo nazionale ha invitato il Comitato nazionale di sciopero incontrare il presidente e il vicepresidente, e in tal senso ha indicato che “continueremo ad ascoltare tutti i settori al fine di promuovere un’agenda di equità per una società più giusta ed egualitaria”.

Infine ha sostenuto che “sarebbe opportuna la revoca di tutti i blocchi stradali a livello nazionale”, trattandosi di “un imperativo legale e morale”, perché “le scorte di ossigeno, medicinali, vaccini e cibo devono essere garantite”.

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