Legambiente: ogni 100 metri di spiaggia 783 rifiuti

Rifiuti di plastica.
Rifiuti di plastica. Ansalatina

ROMA. – Aumentano i rifiuti sulle spiagge. In questa spazzatura marina, il materiale che abbonda di più è la plastica. Ogni cento metri lineari di spiaggia c’è una media di 783 rifiuti, e la plastica rappresenta l’84%.

Come se non bastasse, quest’anno ci si è messa anche l’emergenza Covid: in più di due spiagge su tre si trovano guanti usa e getta, mascherine e altri oggetti sanitari.

I nuovi dati dell’indagine “Beach litter” di Legambiente parlano chiaro: in Italia viene superato “il valore di riferimento stabilito a livello europeo per una spiaggia in buono stato ambientale”, e cioè quello “di 20 rifiuti spiaggiati ogni 100 metri lineari di costa”.

In base ai risultati sulle 13 regioni monitorate – Abruzzo, Basilicata, Toscana, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Marche, Puglia, Sardegna, Sicilia, Veneto – sono stati censiti 36.821 rifiuti in un’area totale di 176.100 metri quadrati.

Secondo Legambiente “il marine litter resta un problema irrisolto e di portata mondiale. Quasi la metà dei rifiuti spiaggiati monitorati sono i prodotti al centro della direttiva europea sulla plastica monouso, ossia prodotti usa e getta, dalle bottiglie di plastica alle stoviglie, dai mozziconi di sigaretta ai cotton fioc. Per questo chiediamo che l’Italia emani entro il 3 luglio 2021 il decreto legislativo di recepimento della direttiva”.

Tra i rifiuti, il materiale più “trovato” è la plastica con punte anche del 90%; mentre “sul 72% dei lidi monitorati sono stati rinvenuti guanti usa e getta, mascherine o altri oggetti riconducibili all’emergenza Covid-19”. E anche quest’anno sono stati “ripescat”’, in 5 spiagge di Campania, Lazio e Sicilia, “i dischetti utilizzati come biofilm carrier nei depuratori”, delle specie cerchietti bucati che aiutano a filtrare.

Nella classifica della spazzatura spiaggiata, dopo la plastica, c’è il vetro-ceramica (4,5%), il metallo (3,2%) e la carta e cartoné (2,9%), la gomma e i prodotti tessili (tutte e due all’1,4%), il legno (1,3%). Guardando i rifiuti, si ha a che fare soprattutto con oggetti e frammenti di plastica (tra questi tappi e coperchi in plastica, cotton fioc, bottiglie e contenitori per bevande, stoviglie usa e getta come bicchieri, cannucce, posate e piatti) e di polistirolo, mozziconi di sigarette, reti e sacchi per mitili e ostriche, materiale da costruzione (calcinacci e tubi di silicone).

Per aiutare il nostro mare e le nostre spiagge, nel fine settimana – dal 14 al 16 maggio – torna la campagna ‘Spiagge e fondali puliti 2021’ di Legambiente dedicata alla pulizia di arenili e fondali dai rifiuti spiaggiati, con oltre 60 appuntamenti in tutta Italia; ma che si spinge anche lungo le sponde del Mediterraneo.