Ottant’anni Bob Dylan, la festa parte dal Minnesota

Bob Dylan in una foto del 1984 durante un concerto nel St. Jakob-Park stadium di Basilea in Svizzera
Bob Dylan in una foto del 1984 durante un concerto nel St. Jakob-Park stadium di Basilea in Svizzera. EPA/STR BW ONLY

NEW YORK. – Bob Dylan compie oggi 80 anni e la festa globale parte dal Minnesota: a Duluth, dove il 24 maggio 1941 al St. Mary’s Hospital l’ex Robert Allen Zimmermann emise primi vagiti, artisti locali hanno preso parte a un festival che prevede anche un party nella casa dove il premio Nobel per la Letteratura nel 2016 passò la sua prima infanzia.

Dylan visse a Duluth solo sei anni prima di trasferirsi con la famiglia a Hibbing, dove i festeggiamenti sono proseguiti con la proclamazione da parte della contea di un intero anno di eventi dedicati al musicista-poeta e la posa della prima pietra di un monumento in suo onore.

Aggiungendosi ai circa 100 corsi universitari in “dylanologia” e alle migliaia di libri scritti su di lui, nuovi podcast hanno celebrato oggi la figura e l’arte dell’autore di canzoni iconiche come “Mr. Tambourine Man” e “Blowing in the Wind”, tra cui una serie della Bbc, “It Ain’t Me You’re looking For: Bob Dylan at 80”, e in Italia su Radio Rai una programmazione che si è snodata attraverso tutte le reti del gruppo.

Da New York, dove Dylan si trasferì nel 1961 per cantare nei locali fumosi del Village e dove la radio della Fordham University ha mandato in onda oggi 80 canzoni nell’arco delle 24 ore, si passa a Tivoli non lontano da Woodstock dove Bob abitò negli anni Sessanta e dove due week end di musica hanno come ospite d’onore Patti Smith.

Infine Tulsa, in Oklahoma, dove il prossimo anno saranno finalmente accessibili gli archivi acquistati cinque anni fa dal miliardario del petrolio George Kaiser. In attesa dell’apertura del nuovo Bob Dylan Centre a pochi passi dall’analogo istituto dedicato a Woody Guthrie, questo fine settimana il Tulsa University Institute for Bob Dylan Studies ha radunato 50 tra i massimi “dylanologi” per seminari e conferenze virtuali tra cui una sessione su Dylan in Italia.

Intitolato “Macchine da scrivere, Muse e Musei” il panel condotto da Mario Gerolamo Mossa dell’Università di Pisa, Fabio Fantuzzi di Roma Tre e Valentina Vetri dell’Università di Bologna, ha esplorato l’interesse di Dylan per la storia e la cultura italiana attraverso canzoni come “Early Roman Kings’ e “When I Paint My Masterpiece”.

Elusivo come sempre, il festeggiato ha schivato le luci della ribalta anche se qualche giorno fa, a sorpresa, è stato avvistato e fotografato per la prima volta in un decennio mentre andava in giro per commissioni a Santa Monica. Maglietta blu su pantaloni neri, stivali da moto e occhiali da sole “aviator”, Dylan è sceso da un modesto pickup Toyota. “Aveva un anello al dito che sembrava una fede nuziale”, ha scritto il “Daily Mail” che ha pubblicato in esclusiva gli scatti ipotizzando una nuova unione dopo il divorzio dalla seconda moglie Carolyn Dennis nel 1992.

(di Alessandra Baldini/ANSA)

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