Allarme Oms sui contagi in Ue: “ancora pochi vaccinati”

Un centro vaccinale allo Stadio di Francia, a Saint-Denis nei pressi di Parigi.
Un centro vaccinale allo Stadio di Francia, a Saint-Denis nei pressi di Parigi. (ANSA/EPA)

BRUXELLES.  – Le vaccinazioni procedono ma l’Europa, ancora lontana dall’immunità, non deve fare passi falsi ripetendo gli errori dell’estate scorsa: attenzione quindi a troppi allentamenti su viaggi, vacanze e fenomeni di massa, come gli Europei di calcio, che potrebbero innescare nuove fiammate del virus.

L’allarme-appello è arrivato dall’Oms ma anche dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), mentre la presidente dell’Ue, Ursula von der Leyen, annunciava che “oltre il 50% degli europei ha ricevuto almeno la prima dose di vaccino e 100 milioni di europei sono completamente vaccinati”, parlando di “progressi” verso l’ obiettivo di vaccinare il 70% degli adulti nell’Ue entro il prossimo mese.

Un risultato importante ma non sufficiente, ha ribattuto l’Oms, sottolineando che la distanza da percorrere prima di raggiungere almeno l’80% di copertura della popolazione adulta è ancora considerevole. Bisogna stare attenti a non ripetere “l’errore” della scorsa estate quando le misure sono state allentate prematuramente, ha incalzato Hans Kluge, direttore regionale per l’Europa dell’Organizzazione mondiale della sanità.

Nelle stesse ore anche l’Ecdc ha ribadito che siamo lontani dall’immunità e che eventi di massa, come quelli legati agli Europei di calcio, potrebbero innescare nuovi contagi se non accompagnati da misure di mitigazione.

L’ultimo rapporto sulla valutazione del rischio Covid parla chiaro e sebbene rilevi un calo dei dati sull’epidemia, sottolinea che l’emergenza e la diffusione delle varianti richiedono forti misure di sorveglianza in particolare per i viaggi extra Ue. “Una gran parte della popolazione in tutta Europa rimane ancora vulnerabile al virus”, scrivono gli esperti Ue, sottolineando che al 3 giugno il 46,2% della popolazione adulta aveva ricevuto almeno una dose di vaccino e il 22,3% anche il richiamo.

Una portavoce della Commissione ha comunque ricordato che “le vaccinazioni sono cruciali” e che si sta lavorando “duro con varie aziende che producono vaccini, per essere sicuri che in questo trimestre ed il prossimo siano fatte le consegne previste”. Solo così, ha aggiunto l’esecutivo comunitario, ci saranno sieri “sufficienti per raggiungere questo target”.

Allarmi che non lasciano indifferente Palazzo Berlaymont, spiazzato, sempre oggi, anche dopo il via libera del Parlamento europeo alla richiesta della deroga temporanea della protezione dei diritti di proprietà intellettuale dei vaccini anti Covid.

La presa di posizione dell’Eurocamera, adottata grazie ad un solo voto di scarto, allontana le due istituzioni. Nei giorni scorsi la Commissione europea aveva infatti formalizzato la sua proposta al Wto, chiudendo nei fatti la porta alla proposta caldeggiata dagli Usa sulla revoca dei brevetti e proponendo invece il meccanismo delle licenze obbligatorie laddove la cooperazione volontaria dovesse fallire.

Bruxelles aveva anche chiesto come soluzione lo stop alle restrizioni all’export di vaccini e l’impegno dei produttori ad aumentare la produzione e fornire accesso ai sieri a costi ragionevoli.

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