Presidente Maduro: “Revocare le sanzioni”

CARACAS – Stati Uniti ed Europa devono revocare immediatamente le sanzioni imposte al Venezuela. Il governo del presidente Nicolás Maduro insiste nelle sue esigenze. La cancellazione delle sanzioni, come si ricorderà, è stata una delle condizioni poste dal governo per iniziare il dialogo con l’opposizione.

-Le sanzioni – ha affermato l’altro giorno Maduro nel corso di una breve intervento telefonico nella TV statale – devono essere revocate immediatamente e unilateralmente dal governo degli Usa e della Ue, senza chiedere nulla in cambio. I venezuelani – ha aggiunto – hanno dimostrato ampiamente di volere pace e tranquillità.

La richiesta del capo dello Stato fa seguito al comunicato congiunto diffuso da Stati Uniti, Ue e Canada. Nel comunicato, dopo aver preso nota dei “progressi sostanziali e credibili” registrati in Venezuela nell’ambito politico che aprono una finestra alla possibilità di “ripristinare i processi e le istituzioni democratiche fondamentali”, Stati Uniti, Ue e Canada hanno manifestato la disponibilità “a rivedere le politiche di sanzioni basate su progressi significativi in un negoziato globale” fra governo e opposizione.

Stati Uniti, Canada e Unione Europea hanno anche manifestato “profonda preoccupazione per la crisi in corso in Venezuela e il suo impatto regionale e globale” e reiterato la convinzione che una soluzione “pacifica” alla crisi sociale, politica ed economica che sta attraversando il Paese solo può essere promossa dallo “stesso popolo venezuelano, attraverso negoziati globali che coinvolgano tutte le parti interessate”.

Roberto Picón, membro del Consiglio Nazionale Elettorale e ritenuto assai vicino all’Opposizione, ha assicurato che sono in corso nel Paese cambiamenti politici importanti. E garantito che questi offriranno a tutti le migliori condizioni democratiche per poter votare ed esprimere le proprie preferenze in occasione delle elezioni amministrative del 21 novembre.

Picón ritiene che i cambiamenti in atto permetteranno il rispetto dei risultati

– Non voglio dire – ha aggiunto – che questo risolverà la crisi in cui siamo immersi, ma si tratta di un primo passo per costruire insieme il nuovo Paese che tutti vogliamo

Il membro del Cne ha ricordato che il 6 luglio giungerà una missione esplorativa tecnica e diplomatica dell’Unione europea (Ue). Si tratta di una squadra di sette membri che resterà nel paese per due settimane. Ha quindi sostenuto che il comunicato congiunto di Stati Uniti, Ue e Canada prospetta, a certe condizioni, la revoca delle sanzioni e offre segnali di apertura verso il Venezuela.

Redazione Caracas

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